Attualità - 20 dicembre 2024, 06:09

Una casa del quartiere diffusa e tanti progetti nel futuro del centro storico di Cuneo

A parlarne è Pietro Carluzzo, presidente del Comitato Cuneo centro storico e della Consulta dei quartieri e delle frazioni, che fa un bilancio del 2024 e anticipa i tanti progetti per l'anno prossimo

Pietro Carluzzo

Tempo di bilanci per Pietro Carluzzo, presidente del Comitato Cuneo centro storico e della Consulta dei quartieri e delle frazioni

Il 2024 è stato un anno impegnativo, sia sul fronte delle criticità da gestire che su quello delle proposte. Carluzzo ha avuto spesso il telefono cellulare bombardato dai messaggi dei residenti, preoccupati soprattutto per la questione sicurezza, tra auto con vetri infranti, gli schiamazzi e le risse in piazza Boves o ai Giardini Fresia e le numerose spaccate a locali e negozi di Cuneo vecchia. Sulla sicurezza è stato fatto molto. Il Comitato è stato un tramite tra cittadini e Comune, in collaborazione con i "residenti autogestiti", per fare gioco di squadra. Sono stati aumentati i punti di illuminazione della piazza, aggiunte telecamere di videosorveglianza, aumentato il presidio del territorio. "Non basta, ma è un inizio", commenta. 

Ma c'è anche e soprattutto il fare. "Quello di cui il Comitato del centro storico va molto fiero è il progetto di rivitalizzazione dei Giardini Fresia. Sono stati organizzati laboratori, concerti ed eventi per portare le persone a viverlo. La sicurezza non può che passare per la rigenerazione degli spazi e noi abbiamo lavorato molto in questo senso".

Tanti anche i progetti per il 2025. La sede di via Busca 6, nell'idea dei rappresentanti del quartiere, si aprirà ai residenti e alle associazioni che dovessero aver bisogno di spazi per organizzare attività culturali o momenti di confronto. Ma la volontà è quella di creare una "casa del quartiere diffusa", per avere più spazi a disposizione, essendo la sede piuttosto piccola. "Stiamo creando una rete di luoghi coinvolgendo le associazioni della città perché vorremmo che i residenti del centro, ma non solo, riprendessero possesso degli spazi in un'ottica di socializzazione e aggregazione". 

A questo scopo risponderà anche il progetto al via la prossima primavera. "Il giardino di Epicuro" ha ottenuto un finanziamento di 5 mila euro dalla Fondazione CRC. Sarà realizzato ai Giardini Fresia, proprio per far tornare questo luogo ad essere a misura di tutti i residenti e non più luogo di spaccio e risse. "Non vogliamo essere solo quelli che raccolgono le lamentele e le presentano all'amministrazione. Essere riferimento del quartiere in questo modo non ci interessa. E' questo lo spirito che guida me, la vicepresidente Laura Lucchino e tutti i membri del Comitato. Vogliamo essere un riferimento per una città in trasformazione, anche sociale. E, quindi, evidenziare le cose che non vanno ma anche fare proposte per risolverle e per rendere più vivo e accogliente il centro storico. Solo così questo si tradurrà anche in sicurezza", commenta Carluzzo. 

Il bilancio vale anche per la Consulta dei quartieri e delle frazioni. 

"Rispetto al passato io credo che siamo più forti, perché collaboriamo. Nelle assemblee pubbliche di ciascuna zona la Consulta è sempre presente. Se un quartiere o una frazione ha bisogno di qualcosa, c'è massima disponibilità reciproca. In veste di presidente, voglio ricordare le recenti elezioni del Comitato di Cuneo centro, dove c'è stata grande partecipazione. Il quartiere, che è quello di corso Giolitti e stazione, ha vissuto degli anni difficili, ma è stato fatto un lavoro davvero importante da parte del Comitato e dei residenti. Sono stati organizzati eventi ed iniziative che hanno cambiato il volto di quella zona, grazie anche al presidio delle Forze dell'Ordine". 

La Consulta, proprio in questi giorni, è impegnata in un progetto che riguarda il trasporto pubblico e la mobilità dolce. "Stiamo lavorando con il Comune, che ci ha coinvolti per portare le istanze della città e delle frazioni, dove le esigenze e le problematiche sono molto diverse. Abbiamo commissionato uno studio le cui risultanze saranno alla base di una rimappatura dell'intero sistema di trasporto, in chiave di sostenibilità". Non vuole svelare altro, Carluzzo. Come preferisce non fare cenno ad un altro importante progetto in cantiere, in vista della prossima estate. Per concludere con una promessa scherzosa: "Quando avremo la certezza di poterlo fare, sarete i primi a saperlo".