C’era da aspettarselo: la chiamata dei francesi a responsabilità per la mancata apertura del Tunnel del Tenda entro fine anno non é stata accolta bene in Prefettura, a Nizza.
Per dirla con Paolo Conte: “I francesi poi s’incazzano”: due giorni di silenzio per non apparire impulsivi e poi, ieri sera, all’ora di cena, il Prefetto delle Alpi Marittime è intervenuto con un comunicato, fermo nella sostanza e per nulla accomodate nel tono.
In pratica viene messo nero su bianco l’assenza di garanzie minime di sicurezza, l’impossibilità di consentire la riapertura in modalità cantiere del tunnel senza mettere a rischio l’incolumità degli automobilisti e l’assenza di alcune opere ritenute indispensabili.
Nel suo commento Hugues Moutouh, Prefetto delle Alpi Marittime, ha sottolineato come “Gli abitanti del versante francese si sono dimostrati particolarmente pazienti. Devono veder loro accordata la considerazione che meritano, ma non si tratta, tuttavia, di far loro correre dei pericoli”.
Questa la traduzione del comunicato datato 19 dicembre 2024
Tunnel Tenda: condizioni minime di sicurezza non rispettate per considerare un’apertura anticipata in “modalità cantiere”
Avviato nel 2014, il progetto di raddoppio del tunnel di Tenda (perforazione di un nuovo tunnel e rialesatura del tunnel esistente) ha subìto diverse interruzioni, per motivi tecnici, amministrativi e giudiziari ai quali si sono aggiunti i danni causati dalla tempesta Alex nell'ottobre 2020.
La commissione tecnica e il comitato per la sicurezza istituiti per supportare le decisioni della Commissione intergovernativa (CIG) si sono riuniti l'11 e il 12 Dicembre 2024 per fare il punto sulle problematiche legate alla sicurezza dei tunnel e al monitoraggio amministrativo e finanziario dell’opera.
Al termine di questi 2 incontri e della stessa riunione della CIG di lunedì 16 dicembre, è emerso che le condizioni minime obbligatorie da rispettare per consentire l'esercizio del tunnel in tutta sicurezza non erano assicurate, né per gli utenti né per i servizi incaricati di interventi nel tunnel.
L’operatività in “modalità cantiere” prevista dal responsabile del progetto del tunnel (Agenzia Italiana delle Strade - Anas) consiste nella possibilità di consentire il transito di veicoli leggeri, di giorno (dalle ore 8 alle ore 20) in senso unico alternato (massimo 50 km/h).
I lavori sarebbero dovuti riprendere nelle ore notturne (20 - 8) per completare l'installazione degli impianti e delle apparecchiature ancora incomplete.
Le condizioni minime di sicurezza definite dal comitato di sicurezza per un’eventuale apertura in modalità cantiere sono le seguenti:
- Spazio riservato alla circolazione illuminato;
- Disporre di dispositivi e/o sensori che consentano la rilevazione di un incendio;
- Disporre di un impianto di aspirazione dei fumi funzionante;
- Disporre di chiusure mediante porte tagliafuoco alle estremità dei percorsi pedonali (BPP) per evitare il passaggio di fumo dal nuovo tunnel in caso di incendio in quello storico;
- Garantire una portata e una pressione necessarie per l'intervento dei vigili del fuoco francesi e italiani e consentire ai servizi di emergenza di poter comunicare (con le loro apparecchiature radio) con le rispettive basi arretrate e tra le squadre chiamate ad intervenire nel nuovo tunnel, se necessario.
Inoltre e al di là di queste raccomandazioni per consentire l’utilizzo del tunnel nel rispetto dei requisiti minimi di sicurezza, sono stati sollevati altri punti sul funzionamento (distanze di sicurezza da rispettare, velocità, ecc.) e sulla natura del traffico che può essere autorizzato (tipologia di veicolo autorizzato, stato dei veicoli, ecc.) che dovrà necessariamente essere oggetto di esame e di vigile attenzione.
Inoltre, un gran numero di apparecchiature funzionano con energia elettrica che deve essere assicurata in modo sufficiente e affidabile con idonei mezzi di intervento in caso di interruzione.
Tutte queste richieste erano già state formulate nel corso di precedenti riunioni e rimangono attuali.
Dichiarazione del Prefetto delle Alpi Marittime
"Auspico la rapida riapertura del tunnel di Tenda che è attesa dai nostri concittadini, sia per ragioni di mobilità personale che per agevolare scambi economici tra Francia e Italia.Gli abitanti del versante francese si sono dimostrati particolarmente pazienti. Devono veder loro accordata la considerazione che meritano.
Non si tratta, tuttavia, di far loro correre dei rischi.
Ora, ad oggi, il minimo che possiamo dire è che le condizioni di sicurezza fondamentali che abbiamo il diritto di aspettarci da questo tipo di infrastruttura non sono affatto assicurate.
La sicurezza degli automobilisti non è negoziabile. Occorre quindi accelerare i lavori per dar luogo ad una riapertura in tempi rapidi".