Ieri sera, martedì 17 dicembre, il cinema-teatro Lux di Busca ha registrato il tutto esaurito per il concerto delle Black Voices, evento conclusivo della XX edizione della Rassegna internazionale “Musicaè 2024. Il Maira che suona”. Organizzato dall’associazione culturale Amici della Musica, il concerto rientrava nella sezione “On stage Le eccellenze” e ha suggellato un calendario ricco di eventi e appuntamenti per il 2024.
Antonello Lerda, direttore artistico degli Amici della Musica, ha aperto la serata con un sentito excursus sugli eventi dell’anno, sottolineando come tutti i concerti, convegni e mostre proposti siano stati accolti con entusiasmo dal pubblico. Ha ringraziato i soci, i coniugi Dante e Marilena Degiovanni per l’organizzazione e le prenotazioni, oltre a sua moglie Gabriella Borgogno e a Daniela Sassi per il loro supporto.
In sala erano presenti anche il sindaco di Busca, Ezio Donadio, con gli assessori Lucia Rosso e Diego Bressi e i consiglieri Chiara Giusiano ed Enrico Gallo.
Tra gli ospiti d’onore, l’assessore regionale Marco Gallo, ex sindaco di Busca, che ha espresso gratitudine e ammirazione per il lavoro degli Amici della Musica: “La passione, l’entusiasmo e la capacità di portare a Busca artisti di livello internazionale sono una ricchezza per tutto il territorio”.
Lerda ha spiegato: “Il potenziale della sezione “Musiche sull’acqua” è un progetto che mira a sviluppare collaborazioni tra i comuni lungo il fiume Maira. Grazie a sponsor e partner come la Fondazione CRC, il Comune di Busca, Sedamyl, la Regione Piemonte, le Fondazioni CRTorino e CRSaluzzo, la Banca di Caraglio, il BIM e la Cassa di Risparmio di Savigliano, oltre ai comuni di Cavallermaggiore, Dronero, Prazzo, Racconigi, Villafalletto e Vottignasco, il 2024 ha visto una rassegna di altissimo livello”.
La serata è entrata nel vivo con l’esibizione delle Black Voices, già applaudite a Busca dieci anni fa. Considerato uno dei gruppi più raffinati e coinvolgenti della musica a cappella, l’ensemble ha incantato il pubblico con un repertorio che spaziava tra spiritual, canzoni popolari africane, caraibiche e inglesi, jazz, gospel, pop e reggae.
Nonostante un imprevisto legato all’assenza della cantante Beverly, colpita da un malore poco prima dell’imbarco per l’Italia, le quattro artiste hanno saputo adattarsi, utilizzando basi musicali per alcuni brani e mantenendo intatta l’intensità emotiva della performance.
Attraverso il canto, le Black Voices hanno celebrato le loro origini e la tradizione orale nera, una forma musicale antica basata su folklore e narrazione. Il tema centrale della serata è stata la parola ‘Freedom’ (Libertà), evocata in molti brani e culminata nel finale con una coinvolgente esecuzione di ‘Oh Happy Day’, che ha fatto alzare in piedi l’intero teatro. Il pubblico, trascinato dall’energia delle artiste, ha cantato, ballato e battuto le mani a ritmo di musica, rendendo la serata indimenticabile.
Con gli auguri di buone feste, il concerto ha chiuso nel migliore dei modi un anno di grande musica per Busca, lasciando negli spettatori la promessa di nuove emozioni per il 2025.