"E’ viva e lotta con noi". Non fa difetto una certa dose di ironia – e nemmeno i riferimenti agli slogan delle lotte studentesche – al presidente Robaldo nel descrivere lo stato di salute della Provincia a dieci anni dalla minaccia mortale infertele dalla Delrio. Riforma grande incompiuta, alla quale è seguito un faticoso ritorno alla normalità nella gestione di ingombranti competenze quali la viabilità, l’edilizia scolastica, la gestione di controlli e autorizzazioni in materia di tutela dell’ambiente e di gestione delle risorse del territorio, di acqua, energia e rifiuti, caccia e pesca, tartuficoltura, sino alla la gestione di emergenze quali quella della Peste Suina Africana.
Il punto Robaldo lo ha fatto nel corso di incontro tenuto stamattina, lunedì 16 dicembre, nella Sala Galimberti del palazzo di corso Nizza a Cuneo. Accompagnato dai suoi dirigenti e alla presenza dei consiglieri D’Ulisse, Baldi e Politanò – i colleghi Pellegrino, Casale e Sannazzaro erano collegati da remoto – ha passato in rassegna quanto realizzato nei suoi primi due anni di mandato, traguardo raggiunto lo scorso 25 settembre, e quanto si punta a fare nel nuovo anno anche grazie alle energie di un gruppo di consiglieri per i quali sono in corso le consultazioni tra forze politiche dalle quali usciranno l’assegnazione delle deleghe e la nomina di un vicepresidente.
BILANCIO DA 158 MILIONI DI EURO
A tanto ammontano i conti del bilancio di previsione approvato dal Consiglio lo scorso 9 dicembre e che questo giovedì dovrebbe incassare il necessario via libera da parte dell’assemblea dei sindaci.
Nella parte corrente figurano 76 milioni di euro, 45,7 dei quali da entrate tributarie con proventi attesi soprattutto dalla tassazione legata all’automobile: 21,5 milioni dalla Rc Auto e 20,5 milioni dalla Imposta Provinciale per le Trascrizioni (Ipt), sulle nuove immatricolazioni. Due voci che ovviamente risentono del momento tutt’altro che felice attraversato dall’automotive. Ammonta invece a 3,6 milioni il totale atteso dal Tributo Esercizio Funzioni Ambientali (Tefa), imposizione legata a ciò che resta dell’Imu.
LO STATO DA’ 15 E NE PRENDE 20
"Valori in ripresa, dopo la drammatica riduzione seguita agli anni del Covid", ha rimarcato il presidente Robaldo, preoccupato dall’andamento a tutti ben noto del mercato dell’auto e dalla paradossale situazione dei trasferimenti, voce di entrata prevista in 23,2 milioni di euro, per il 2025. Il discorso interessa in particolare di quelli dallo Stato: 14,8 milioni di euro, che Roma si riprende però con gli interessi col cosiddetto "Contributo alla finanza pubblica": una posta che nel 2025 varrà per Cuneo un’uscita da 20,7 milioni. "Diamo allo Stato più di quanto riceviamo e nel prossimo anno il contributo netto della nostra Provincia sarà pari a 5,8 milioni di euro", ha sottolineato Robaldo.
Lo stesso capitolo torna in attivo grazie a 6,8 milioni di trasferimenti dalla Regione Piemonte e a 1,5 milioni in arrivo da enti diversi. Pari invece a 8 milioni di euro le entrate extratributarie.
SPESE PER PERSONALE, STRADE E SCUOLE
Sul fronte della spesa le principali riguardano i 13,9 milioni previsti per il personale (332 dipendenti, per una spesa media ad addetto pari a 41mila euro annui), i 14,4 milioni di euro previsti per la viabilità e i 16,6 milioni messi sul capitolo dell’edilizia scolastica e diritto allo studio.
UN KM DI ASFALTO COSTA 100MILA EURO
In quest’ultimo novero figurano voci quali riscaldamento e utenze delle scuole, che pesano per 8 milioni di euro, mentre 9 milioni è l’impegno per lo sgombero neve.
Nel 2024 si sono impegnati 9,5 milioni di euro per le asfaltature (il costo al km compreso tra gli 80 e i 100.000mila euro), che nei due anni di presidenza Robaldo sono arrivate a un totale di 250 km sui 3.119 km di rete stradale di competenza provinciale.
DAI VELOX 3,9 MILIONI DI EURO
Un’ultima curiosità, prima di rimandare a specifici focus la trattazione dei milionari investimenti sui capitoli della viabilità, dell’edilizia scolastica del contrasto al dissesto idrogeolico, è quella che rimanda agli introiti dai dispositivi autovelox installati direttamente dalla Provincia (sulla Provinciale 7 a Cherasco) oppure installati dai Comuni ma su strade provinciali, casi nei quali i proventi delle multe vengono equamente divisi. Parliamo di 3,9 milioni di euro nel 2024, vincolati a investimenti sulla sicurezza stradale.