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Attualità | 16 dicembre 2024, 08:39

Qualità della vita, la Granda è al 37° posto: sicura ed economicamente sana, ma con troppe auto e poca offerta culturale

Pubblicata oggi l'annuale classifica de Il Sole 24 Ore. Cuneo sale di due posizioni, nessuna provincia piemontese tra le prime trenta

Qualità della vita, la Granda è al 37° posto: sicura ed economicamente sana, ma con troppe auto e poca offerta culturale

Il buon vivere non è, quest’anno, di casa in Piemonte secondo Il Sole 24 Ore. Il prossimo anno, chissà. Ma, stando alla lista annualmente stilata dal quotidiano di Confindustria sulla qualità della vita, nessuna delle realtà territoriali piemontesi entra in top 10. Ma nemmeno in top 20 o in top 30. Questo nonostante la prestazione valutata dalla testata economica è migliorata per diverse aree della nostra regione.

Nell’edizione 2024 tra le prime tre si trovano Bergamo, poi Trento e a seguire Bolzano. Quel ceppo lombardo-trentino che, di fatto, sta sempre nei piani alti di queste classifiche. Seguono nelle prime dieci Monza e Brianza, Cremona, Udine, Verona, Vicenza, Bologna e Ascoli Piceno.

A parte quest’ultima e con l’eccezione bolognese, tutte realtà del Nord e non metropolitane.

Per trovare la prima piemontese bisogna scendere al 32° posto dove a sorpresa c’è Novara con dieci posti guadagnati rispetto alla scorsa edizione. Segue Cuneo (37° posto su 107 prvince e due scalini saliti), poi Asti (49°, sei posizioni in più del 2023) e Biella (50°, migliora di due posizioni).

Per quanto riguarda la nostra provincia, andando nel dettaglio dei parametri presi in esame, Cuneo è ventisettesima per ricchezza e consumi, in 33esima posizione per affari e lavoro; sale di molto, arrivando al 13 postio, per giustizia e sicurezza, mentre scende al 41° per demografia e società. Ancora più giù, in 46esima piazza, per ambiente e servizi e addirittura al 52esimo posto per cultura e tempo libero. La miglior performance Cuneo ce l'ha nella tenuta delle imprese, tanto che è al terzo posto in Italia con un numero di fallimenti dello 0,01 per cento, praticamente nullo, contro una media nazionale dello 0,8. Il peggior dato (scende in centesima posizione )ce l'ha nel numero di auto circolanti, ben 78 ogni 100 abitanti contro una media di 67. 

Capitombolo per Torino che perde 22 posizioni e finisce al 58° posto. Dietro il capoluogo c’è poi il VCO (60°, sette posizioni perse), Vercelli (63°, anche qui giù di sette) e infine Alessandria (64° nonostante le sei posizioni recuperate).

Torino non brilla nemmeno tra le big city d’Italia ed è fanalino di coda tra le metropoli del Nord. Davanti ha Bologna (9° posto), Milano (12°), Firenze (36°) e Genova (54°). Appena dietro a Torino c’è Roma (59° posto), Bari (65°), Catania (83°), Palermo (100°) e infine Napoli (106°), quest’ultima maglia nera di questa classifica, superata quest’anno in negativo solo da Reggio Calabria.

Come spiega Il Sole 24 Ore la classifica è stilata come semplice "media delle medie” di un pacchetto di 90 indicatori statistici.

redazione

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