Gentile direttore,
Ancora sabato, 14 dicembre, le Donne in cammino per la pace sono scese in strada con i loro cartelli, il loro striscione, i loro corpi silenziosi e in lutto per chi muore sotto le bombe, stupide come ogni bomba lanciata per uccidere e distruggere, per chi muore di fame e di povertà, per chi muore attraversando frontiere respingenti, per chi muore lottando perché i diritti siano per tutte le persone e non per i pochi. Nessuno di noi può sentirsi al sicuro se altri sono in pericolo e soffrono: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” scriveva Primo Levi. Noi Donne in cammino per la pace continueremo a chiedere attenzione, solidarietà e atti concreti a chi può. E tutti i cittadini possono occuparsene, ognuno secondo le proprie modalità. Torneremo con l’anno nuovo in strada e diamo appuntamento a mercoledì 8 gennaio 2025 al Caffè sociale alle ore 15:00 per iniziare il ricamo collettivo del lenzuolo dei bambini e delle bambine di Gaza. Un piccolo tributo necessario. Che l’anno che sta arrivando … a ognuno come completarlo".