Attualità - 16 dicembre 2024, 06:31

Bra, al via la Novena in preparazione al Natale del Signore

Tutte le date di avvicinamento alla solennità del 25 dicembre. Storia della Novena di Natale

Bra, prende il via la Novena

«Regem venturum Dominum, venite adoremus (Venite, adoriamo il Re Signore che sta per venire)». Con questo spirito, tradotto in canto, Bra ed i braidesi si proiettano direttamente nell’atmosfera delle feste natalizie 2024.

L’Unità Pastorale 50 ricorda l’appuntamento con la Novena in preparazione al Natale del Signore in programma nei giorni 16, 17, 18, 19, 20 e 23 dicembre, alle ore 21, nella chiesa di San Giovanni Battista, con meditazioni a tema e possibilità di accostarsi al sacramento della confessione.

Da segnare in calendario anche la Novena al Santuario della Madonna dei Fiori dal 16 al 23 dicembre con Rosario meditato alle ore 17 e Santa Messa alle ore 17.30, tutte occasioni che aiuteranno a prepararci non solo alla celebrazione del Natale, ma anche al Giubileo che nella notte santa aprirà le sue porte.

Origini storiche della Novena

La Novena è una preghiera popolare che veniva celebrata in latino fino al Concilio Vaticano II per poi essere tradotta in diverse lingue. Si tratta di un rito quotidiano da compiere per nove giorni, ognuno con una preghiera diversa, per accompagnare il fedele all’arrivo del Natale. Per alcuni i 9 giorni simboleggiano i 9 mesi che Gesù ha trascorso nel ventre di Maria, prima dell’arrivo del Natale.

Più in generale, questa pia pratica prende ispirazione dal Vangelo, dove è scritto che la Madonna pregò assiduamente insieme agli apostoli per i nove giorni compresi tra l’Ascensione di Gesù e la successiva discesa in terra dello Spirito Santo durante la Pentecoste.

Nell’arco dei secoli, le novene hanno affiancato le liturgie ufficiali, essendo annoverate nel grande elenco dei pii esercizi. Spiegava padre Jesús Castellano Cervera: «I pii esercizi si sono sviluppati nella pietà occidentale del Medioevo e dell’epoca moderna per coltivare il senso della fede e della devozione verso il Signore, la Vergine, i santi, in un momento in cui il popolo rimaneva lontano dalle sorgenti della Bibbia e della liturgia o in cui, comunque, queste sorgenti rimanevano chiuse e non nutrivano la vita del popolo cristiano».

La Novena di Natale è stata celebrata per la prima volta nel 1720 a Torino nella chiesa dell’Immacolata Concezione, collocata vicino a un Convitto ecclesiastico per la formazione del clero, gestito da missionari vincenziani.

Tra questi c’erano il beato Sebastiano Valfrè e padre Carlo Antonio Vacchetta, dediti entrambi all’apostolato. La tradizione vorrebbe che sia proprio quest’ultimo l’ideatore della Novena, di cui avrebbe scritto testi e musica. La preghiera venne poi diffusa in Piemonte attraverso le missioni popolari dei vincenziani, estendendosi a tutta Italia anche grazie alla sua facile cantabilità per la semplice melodia.

A favorire la diffusione della Novena fu anche Gabriella Marolles delle Lanze, marchesa di Caluso. Questa, che aveva vissuto una giovinezza spensierata, e si era sposata prima con Carlo Agostino di Sale delle Lanze, e poi con il marchese di Saluzzo, rimasta vedova, e venuta ad abitare nei pressi della casa dei vincenziani di Torino, scelse come direttore spirituale il superiore, padre Domenico Amosso. E frequentando la chiesa dell’Immacolata restò particolarmente commossa dalle funzioni di preparazione al Natale, per cui stabilì nelle sue disposizione testamentarie che si facesse «Ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena».

Una devozione molto bella e forte, che attende solo di essere vissuta da piccoli e grandi. Che il Natale è dietro l’angolo.

Silvia Gullino