Si è spento ieri sera, nella sua abitazione, Matteo Giavelli, per tutti Tunin. Aveva 97 anni ed era l'uomo più anziano di Argentera e uno dei più anziani della Valle Stura, dove ha passato tutta la vita, innamorato delle montagne. Viveva in frazione Bersezio, circondato dall'affetto della famiglia. Lascia la moglie Irma, i figli Arnaldo, Chiara e Mariangela, i nipoti Alice, Lorenzo, Andrea e Angelo.
Una vita piena di avventura, la sua. Figlio di una lingua di terra al confine con la Francia, dove il contrabbando era l'unica forma di sopravvivenza, poi messo comunale per quasi 40 anni, fu volontario di Soccorso Alpino, grazie anche alla sua enorme dimestichezza con le cime e i sentieri della sua amata valle. Nominato Cavaliere della Repubblica nel 2016, fu anche protagonista del film di Sandro Gastinelli "Aiga d’en Viage: Storie d’acqua e di speranza".
"Con Matteo Giavelli se ne va un pezzo di storia del nostro paese - il commento del sindaco di Argentera, l'onorevole Monica Ciaburro -. Sono vicina alla famiglia ed esprimo le mie più sentite condoglianze. Matteo era fatto di quella tempra rara ai giorni nostri. Ha attraversato con coraggio e certo non poca sofferenza, gli anni bui della guerra ma ha anche vissuto in prima persona il periodo della rinascita economica italiana. Molto conosciuto in paese, come “Tuninet nato nella frazione Ferrere", per 32 anni ha svolto il ruolo di messo comunale, ed è stato insignito con l'onoroficenza di Cavaliere della Repubblica. Mi stringo al dolore della famiglia, la moglie Irma, i figli Mariangela, Arnaldo e Chiara e tutti i nipoti".
Con la sua morte, se ne va un pezzo di storia e di memoria di Argentera. Il funerale domani 16 dicembre, alle 14.30, a Bersezio, dove stasera alle 18 ci sarà la recita del Santo Rosario.