Si è conclusa a Napoli l'assemblea di Federcasa nella splendida cornice del Circolo Nautico Posillipo. Due giorni di conferenze e discorsi sul tema dell'edilizia sociale, con le direzioni locali e regionali che hanno incontrato la politica per discutere del futuro delle case popolari. Ieri il focus sul nuovo supporto dell'Europa e sul bilancio nazionale, con il videomessaggio del Ministro Matteo Salvini e l'annuncio del finanziamento di oltre un miliardo di euro per il rinnovamento energetico delle case popolari, nell'ambito del piano REPowerEU e del PNRR, del presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati Marco Osnato (Leggi Qui).
Questa mattina l'assemblea dei soci e la presentazione dello studio Nomisma ma prima, in apertura, i saluti e l'intervento del sindaco di Napoli - da poco anche presidente ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) - Gaetano Manfredi, che ha affrontato il tema dell'IMU. Dalle aziende proprietarie di case popolari, infatti, la richiesta di esenzione del pagamento, attualmente previsto per gli edifici residenziali pubblici in quanto assegnati con un corrispettivo economico, seppur minimo. Dal loro punto di vista, i Comuni non possono rinunciare alle entrate che arrivano dalla tassa sulla casa, come spiegato da Manfredi, che ha auspicato il supporto del Governo per andare incontro alle richieste di enti e aziende di case popolari.
"Oggi il sindaco di Napoli, nonché presidente dell'Anci, ci ha lasciato dei messaggi molto importanti - ha commentato il presidente di Federcasa Marco Buttieri -. Gli ho sottoposto i dati del nostro studio Nomisma: oggi la pressione fiscale sugli enti di Federcasa pesa più di 20 euro al mese. Considerando aziende che hanno canoni di locazione sotto i 40 euro diventa insostenibile la gestione. Abbiamo chiesto al presidente l'apertura di un tavolo col Governo per dibattere soprattutto della questione IMU. C'è stata un'apertura molto importante e ringrazio per questo il sindaco di Napoli, a breve apriremo questo tavolo per risolvere questo annoso problema che ormai da anni combattiamo come azienda casa. Quest'assemblea ci lascia un messaggio importante, cioè che la politica finalmente si occupa di Federcasa e della casa in modo importante. Ritengo fondamentale il supporto dei parlamentari che ci daranno in Europa e a livello nazionale".
"Oggi il tema dell'abitare - ha dichiarato il sindaco Manfredi - soprattutto nelle grandi città metropolitane rappresenta una delle sfide principali. Il problema della casa è diventato un problema prioritario per tante famiglie, tante giovani coppie, anziani, studenti. A Napoli stiamo lavorando su vari piani: in primo luogo sulla riqualificazione del patrimonio di edilizia economica popolare che già noi abbiamo, utilizzando risorse del PNRR in aree critiche, con demolizioni e ricostruzioni o riqualificazioni molto profonde per dare dignità abitativa e costruire edifici sostenibili dal punto di vista ambientale. Poi una revisione del piano regolatore con la possibilità di incentivare iniziative di edilizia agevolata che consentano di fare un'offerta per il ceto medio, per le coppie giovani, che garantiscano una possibilità di restare in città: soffriamo di uno spopolamento legato a tanti che non trovano casa in città e sono costretti a trasferirsi nell'hinterland. Poi forme innovative dell'abitare, pensiamo a condomini sociali, forme di co-housing che consentano di combinare l'offerta abitativa con la necessità di nuovi servizi: pensiamo alle persone anziane non autosufficienti che hanno il bisogno di avere formule innovative rispetto al passato".
Dossier casa che è presente anche sul tavolo dell'ANCI, che Manfredi presiede da meno di un mese dopo l'elezione avvenuta a Torino. "Stiamo preparando un'agenda sulla casa - ha spiegato - perché sono tematiche sentite in tutta Italia. L'idea è di sostenere un grande piano casa nazionale che consenta di investire su nuova edilizia agevolata che dia una risposta soprattutto nelle grandi aree metropolitane. Un grande piano di riqualificazione dell'edilizia esistente economica e popolare, che soffre spesso di situazioni di degrado che rendono l'abitare difficile. Interventi per il sostegno al fitto e alla morosità per ridurre la tensione abitativa soprattutto nelle grandi città. Poi la richiesta di trovare formule innovative dell'abitare che integrino i nuovi servizi alla persona con la possibilità di avere una casa. Stiamo preparando un'agenda della casa che completeremo a gennaio e porteremo a dibattito nazionale, presentandolo al Governo e alla Commissione europea. Federcasa in questo ha un ruolo fondamentale perché rappresenta un corpo intermedio che è un interlocutore naturale rispetto ai comuni, non solo per quelle che sono le problematiche legate alla gestione del patrimonio immobiliare pubblico ma anche perché è un soggetto imporante per costruire questa agenda comune che consente di presentare una proposta condivisa e rispetto a quelle che sono le sfide della casa nel presente e nel futuro".
L'assemblea Federcasa è servita anche a presentare i dati dello studio Nomisma sulla condizione e i cambiamenti in atto nelle case popolari italiane. Si è parlato di polverizzazione delle famiglie, aumento dei costi dell'abitare e della povertà, di vetustà degli alloggi, della bassa percentuale di sgomberi effettuati sul totale di occupazioni abusive rispetto al libero mercato, dell'aumento della morosità e del peso della tassazione sui gestori.
"Dai dati - ha concluso Buttieri - è emerso un aumento importante della morosità, un aumento dei nuceli familiari polverizzati, quindi monogenitoriali o comunque anziani e fragili. Dobbiamo porre l'attenzione a questi temi chiedendo l'intervento allo Stato e al Governo finalizzati a questo tipo di attività. Il prossimo appuntamento è nel 2025: avremo un'assemblea di consuntivo importante a giugno che faremo ad Ancona, le sfide sono quelle di cercare di investire al meglio il miliardo e 380 milioni che la finanziaria ci metterà a disposizione per la riqualificazione energetica dei nostri enti e delle nostre aziende".