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Economia | 13 dicembre 2024, 14:21

Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e sostenibilità: cresce l'impegno [VIDEO]

Nuove strategie e politiche ESG da dicembre, dal calendario 2025 al questionario per gli stakeholder, tra cui i clienti

In foto a sinistra Erica Aquilano, Marketing e Comunicazione, a sinistra Riccardo Masoero, referente ESG

In foto a sinistra Erica Aquilano, Marketing e Comunicazione, a sinistra Riccardo Masoero, referente ESG

La Banca Cassa di Risparmio di Savigliano prosegue e arricchisce il suo impegno per una crescente sostenibilità. Si inserisce tra queste la scelta dell'allestimento e arredamento all'ingresso nella sede principale di Savigliano. Ad accogliere i clienti si trova sulla destra un giardino verticale e di fronte un albero stilizzato che si sviluppano su tutta l'altezza. Simbolicamente rafforza visivamente la mission dell'istituto. 

Queste scelte architettoniche – spiega Erica Aquilano, Marketing e Comunicazione - sono però molto più di semplici scelte di design, infatti, rientrano nell’ambito di un progetto più ampio che va avanti dal 2014, anno in cui Banca CRS ha iniziato un processo di rinnovamento visivo, ristrutturando parte delle filiali, ma soprattutto strategico. È ormai da dieci anni che Banca CRS è concretamente impegnata in scelte più sostenibili come ad esempio l’utilizzo di macchine elettriche, , la scelta di utilizzare una carta con marchio EcoLabel FSC nonché la messa a disposizione di erogatori di acqua per evitare inutili sprechi di plastica e, ultima ma non per importanza, il continuo legame con il territorio, tradotto nella scelta di collaborare sempre con enti locali a sostegno del territorio.

L’ultimo progetto in ordine di tempo che rappresenta il nostro impegno concreto per il futuro è il calendario 2025, simbolo tangibile delle scelte che la Banca sta facendo per promuovere un futuro più sostenibile e responsabile. Ogni mese è dedicato a una notizia positiva dalla Terra, un piccolo promemoria che ci ricorda che, nonostante le sfide che affrontiamo, ci sono sempre motivi per continuare a sperare e soprattutto agire”.

Ma nel processo verso una maggiore sostenibilità la Banca a dicembre propone ulteriori iniziative.

“Siamo convinti che il cambiamento positivo passi non solo dalle piccole scelte aziendali, ma anche dalla partecipazione attiva di chi ci concede la propria fiducia – dichiara Riccardo Masoero, referente ESG -. Ecco perché Banca CRS sta promuovendo un sondaggio tramite il questionario di sostenibilità, un'iniziativa che ha l’obiettivo di coinvolgere tutta la nostra catena del valore dal basso verso l’alto, cioè tutti i cosiddetti stakeholder, tra cui anche i nostri clienti, in modo diretto e partecipativo. Ogni risposta, ogni opinione sarà un tassello importante per costruire insieme un futuro più responsabile e sostenibile e la Banca formalizzerà i propri impegni nelle sue policy interne e li renderà pubblici sul proprio sito”.



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Entrando nel merito del significato delle politiche ESG e delle nuove strategie della Banca CRS Masoero precisa: “Derivano oltre che dalla nostra naturale attitudine e attenzione per il territorio e per la società, anche da vere e proprie normative europee. Le aziende per rispettarle dovranno eseguire determinate azioni e determinati investimenti per operare la transizione verso i 17 obbiettivi di sostenibilità fissati dall’ONU. Gli obiettivi sono di 3 tipi, non solo strettamente “ambientali”, sintetizzati con l’acronimo ESG: Environment cioè ambiente, Social cioè società, e Governance, cioè governo del business e più in generale di tutto quanto serve per raggiungere i primi due obbiettivi. Banca CRS ad esempio si pone come obbiettivo ulteriore a quello storico di sostegno alle attività “social” del territorio, quello importante per l’ambiente di compensare entro il 2050 le proprie emissioni di CO2, quindi di aderire pienamente agli obbiettivi dell’Unione Europea che ha appunto fissato per il 2050 la cosiddetta carbon neutrality per tutte le aziende. L’orgoglio – conclude Masoero - è dovuto al fatto che siamo tra le pochissime banche ad aver già svolto l'analisi “dell'impronta di carbonio", ma anche alla sincera speranza di poter dare il buon esempio tramite comportamenti virtuosi e utili per l’ambiente e per le comunità che ci vivono e che ci operano, come è giusto che faccia una Banca territoriale come la nostra”.

Sara Aschero

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