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Politica | 12 dicembre 2024, 17:18

Gribaudo e Calderoni sui morti di Alba: "Stop alla strage silenziosa degli ultimi e dei poveri"

La parlamentare e il segretario provinciale Pd: "In una provincia ricca come quella di Cuneo non è possibile asfissiare per non morire di freddo"

L'edificio abbandonato dove hanno trovato la morte i due immigrati

L'edificio abbandonato dove hanno trovato la morte i due immigrati

Riceviamo e pubblichiamo. 

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«Basta morti». In una provincia ricca come quella di Cuneo non è possibile asfissiare per non morire di freddo.

«Le ultime due vittime – dicono l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD ed il consigliere regionale Mauro Calderoni - stando a quanto riportano le cronache on line, sono due uomini migranti provenienti da Senegal e Guinea, trovati senza vita in un cascinale fuori Alba, probabilmente soffocati dal monossido mentre cercavano un po’ di calore con attrezzatura di fortuna e sicuramente difettosa. Come società civile e come politica dobbiamo dire basta a questa strage, il più delle volte silenziosa, anche se difendere i poveri e gli ultimi, che spesso sono migranti, in questo periodo storico è visto come un’offesa dalla destra di Governo».

Calderoni, già da sindaco di Saluzzo, da anni chiede modifiche urgenti alla Legge Bossi- Fini che regola i meccanismi di immigrazione, norme del tutto inadeguate a livello nazionale e nello specifico per il Cuneese, il primo distretto frutticolo del Piemonte, dove ogni anno migliaia di braccianti stagionali, per la maggior parte migranti dall’Africa, vengono impiegati per la raccolta di pesche e mele.

«Da anni, e di recente anche sulla questione dei femminicidi – precisa Calderoni –, la premier Meloni e il suo vice Salvini portano avanti una narrazione tossica per cui i migranti sono responsabili di tutte le disgrazie di questo Paese. Spesso è vero, invece, l’esatto contrario: senza lavoratori stranieri nelle campagne della Granda la frutta resterebbe sugli alberi, senza bambini di famiglie migranti asili e scuole nelle vallate sarebbero già chiuse da tempo. Le aziende, ad esempio in un territorio ricco e produttivo come la provincia di Cuneo, sono alla continua ricerca di nuove assunzioni e gli unici che si presentano sono migranti».

«Basta con la propaganda - conclude Gribaudo-. E’ ora di mettere in campo politiche efficaci di integrazione reale, per dare dignità a tutte le persone ed evitare emarginazione e che portano gravi disagi ed a volte addirittura alla morte dei più deboli. Abbiamo l’obbligo morale di far diventare questi nuovi italiani sempre più parte integrante ed integrata della nostra comunità».

Chiara Gribaudo, deputata 

Mauro Calderoni, consigliere regionale 

Partito Democratico

C. S.

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