In ballo, ci sono i 10.880.000 richiesti dalla Inc S.p.A. come parte del ricorso al TAR del Piemonte avanzato contro l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo a seguito del respingimento della proposta di partenariato pubblico privato per la costruzione del nuovo ospedale unico della città capoluogo. Che, se il respingimento è stato perfezionato come da manuale, la società non dovrebbe vedersi corrisposti.
A porsi la domanda il consigliere cuneese Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), che ha presentato in merito un’interpellanza.
Il consigliere parte dalla presa d’atto che la documentazione da lui analizzata dopo richiesta di accesso agli atti – relativa, ovviamente, all’iter del progetto pubblico privato sino al momento del suo respingimento – non contenga informazioni sul piano economico finanziario del progetto e nemmeno i pareri dell’advisor e del gruppo tecnico di valutazione regionale. Una mancanza “che non vede ragione, non essendoci all’interno segreti tecnici o commerciali”.
“Non si può non dedurre quindi che l’atto con cui si è sancito il definitivo respingimento, e le relative motivazioni, non esistano e ci sia semplicemente una dichiarazione del Responsabile Unico di Progetto – prosegue Bongiovanni -. Il ricorso al TAR avanzato dalla Inc S.p.A. non ha possibilità di ottenere risarcimenti se l’Azienda Ospedaliera ha fatto bene il proprio lavoro. Ma tale ricorso impedisce, fino al suo completamento, l'indizione della gara per l'assegnazione della progettazione del nuovo ospedale con cui sarebbe plausibile l’accesso al finanziamento INAIL”.
“Sono già state numerose le promesse, le dichiarazioni e le date non sono mai state rispettate e intanto il tempo continua a trascorrere – conclude il consigliere nel testo dell’interpellanza -. Quanto sta avvenendo non promette nulla di buono e continua a non vedersi un cronoprogramma certo per la costruzione del nuovo ospedale. Se l'azienda ritiene inadeguata la proposta di partenariato non si capisce il motivo per cui i documenti richiesti da un amministratore pubblico vengono rilasciati solo in parte”.
L’interpellanza punta quindi a comprendere “il reale motivo per cui sia stata messa in atto tutta questa mancanza di trasparenza”: “Sindaco e assessore competente si accertino che l’Azienda Ospedaliera abbia rispettato tempi e modalità nell’attuare il respingimento della proposta di partenariato pubblico privato della Inc S.p.A., al fine di scongiurare totalmente il rischio di risarcimento della cifra di 10.880.000 richiesta da parte della stessa azienda mediante il ricorso”.
Se ne parlerà la prossima settimana in Consiglio comunale.