Tutto esaurito ieri sera, venerdì 6 dicembre, a Moretta al santuario della Beata Vergine del Pilone, dove il maestro Uto Ughi, con al pianoforte Leonardo Bartelloni, ha regalato una serata indimenticabile. Il celebre violinista ha non solo affascinato il pubblico con le note del suo ‘Stradivari’, ma lo ha conquistato con la sua verve e simpatia, introducendo ogni brano con aneddoti sulla composizione e la storia del compositore.
La serata, presentata da Natascia Chiarlo, direttrice artistica dell’associazione ‘Arturo Toscanini’ di cui fa parte anche il fratello Ivan che si occupa dell’organizzazione, è stata il secondo appuntamento del ‘Festival Uto Ughi per i giovani’, iniziato il 3 dicembre a Savigliano alla Crusà Neira con l’esibizione degli 'Osn Brass Christmas'. Il festival si concluderà il 9 dicembre ad Alba, alle 21, all’auditorium ‘Ferrero’ con il maestro Ughi accompagnato dai Filarmonici di Roma, preceduto in mattinata alle 10,45 dalle prove a ‘porte aperte’ per gli studenti.
Il concerto di Moretta si è aperto con il saluto del sindaco Gianni Gatti, che ha espresso l’entusiasmo della città per ospitare un evento di tale eccellenza: “Come Amministrazione comunale desideravamo con grande entusiasmo questo nuovo concerto, dopo il successo straordinario dell’anno scorso, avvenuto poco prima di Natale. È un’occasione importante per vivere la musica d’eccellenza che il maestro Ughi regala non solo ai morettesi ma a tutti i suoi estimatori”.
Il maestro Ughi ha voluto ricordare Sergio Chiarlo, fondatore del coro Milanollo di Savigliano nel 1975: “Questo concerto si prepara a celebrare nel 2025 mezzo secolo di canto corale. Il maestro con i figli Natascia e Ivan hanno vinto moltissimi premi internazionali.
Trentatré riconoscimenti tra cui 21 primi premi, una realtà importante sul territorio. È ammirevole - ha continuato Ughi - che i figli mantengano in vita questa prestigiosa realtà.
Ma si sa che nessuno purtroppo è profeta in patria, speriamo che le istituzioni possano comprendere l l’importanza di mantenere in vita le tradizioni come diceva Gustav Mahler: ‘la tradizione non è culto delle ceneri ma la custodia del fuoco’ ”.
Le note del concerto si sono aperte con la celebre ‘Ciaccona in Sol minore’ di Tommaso Vitali, uno tra i brani prediletti da Ughi, per poi passare alla raffinata ‘Sonata in Re maggiore n. 1’ di Händel, che il maestro ha definito “un autentico gioiello del compositore sassone, celebre in Inghilterra”.
La serata è proseguita con i suggestivi ‘Quattro pezzi romantici op. 75’ di Antonin Dvořák, introdotti da Ughi come un omaggio al folklore slavo, malinconico e struggente.
L’emozione è cresciuta con brani di Pablo de Sarasate, tra cui la vivace ‘Serenata andalusa – Zingaresca’, e ha raggiunto l’apice con la spettacolare ‘Fantasia su La Carmen di Bizet’, scatenando una ‘standing ovation’ da parte dei presenti tutti in piedi ad applaudire incessantemente.
Immancabile la conclusione con ‘Meditation’ intermezzo per violino tratto dall’opera lirica ‘Thaïs’ di Jules Massenet di cui il maestro ha narrato, prima di suonare, la storia dell’omonima cortigiana che “Alla corte di Alessandria d’Egitto, dopo essersi pentita abbandona la strada del vizio e intona un canto meditativo che tocca i vertici del sublime”. E con questo brano, che ha concluso il concerto, Uto Ughi ha saputo toccare con il suo violino le corde dell’anima del pubblico presente esibendosi in maniera straordinaria, unendo una tecnica impeccabile a un'interpretazione profonda e ricca di sentimento. Un equilibrio ideale che ha saputo fondere anima e razionalità in una sintesi musicale armoniosa e completa.
Presenti al concerto, oltre al sindaco Gianni Gatti, la vice Emanuela Bussi con assessori e consiglieri comunali di Moretta e Ivana Casale consigliere della Provincia di Cuneo, nonché sindaco di Manta.