Avvocato, Presidente, Banchiere: soprattutto, fautore di un autentico e schietto liberalismo popolare che egli ha saputo declinare nello svolgimento della propria pluridecennale missione bancaria che da Piacenza si è estesa e sviluppata su tutto il livello nazionale, mettendo a segno obiettivi importanti e individuando con lungimiranza quello che nelle normative di settore non avrebbe funzionato. A due anni dalla scomparsa di Corrado Sforza Fogliani, il capoluogo piacentino ha ospitato la seconda edizione del convegno che riunisce, nel mese di dicembre, i suoi più cari amici e colleghi, delineando un ritratto introspettivo accanto a quello dell'impegno pubblico negli ambiti della rappresentanza istituzionale e della governance creditizia.
Di fronte al numeroso pubblico di autorità, soci, clienti, amministratori e cittadini, l'evento è stato introdotto da Giuseppe Nenna, successore di Sforza Fogliani al vertice della banca Popolare: "Il suo modo di fare Banca continua a ispirare le nostre azioni, affinché essa possa crescere in territorialità e redditività traendo le risorse per sostenere famiglie, imprese, cultura e socialità e per ricompensare la fiducia dei soci la cui crescita permette all'istituto di rafforzarsi ed espandersi nel radicamento di ogni zona presidiata dalle nostre filiali. Corrado ci manca, e passare ogni giorno accanto al suo ufficio è motivo di nostalgia e commozione", ha premesso il Presidente Nenna con voce emozionata.
"Sforza Fogliani sfidava le intemperie climatiche e non - ha ricordato Antonio Patuelli, suo corregionale, Presidente dell'Associazione bancaria italiana e della Cassa di risparmio Ravenna -. Egli ha saputo in concreto farsi interprete di un liberalismo popolare e sociale che rendeva inseparabili attività istituzionali, cura del bene pubblico e associazionismo di base, sottolineando l'importanza del funzionamento dello Stato di diritto anche nell'esercizio del credito per aumentare il sostegno all'economia e alle persone, dare certezza alle attività e ridurre le sofferenze".
"Ho conosciuto Sforza Fogliani nel contesto dell'Abi di cui sono entrato a fare parte grazie alla fiducia accordatami da Antonio Patuelli - ha sottolineato Beppe Ghisolfi, attuale riconfermato consigliere del gruppo mondiale delle Casse di risparmio e, in precedenza, vicepresidente della stessa Abi -. Sia di Corrado che di Antonio ho sempre apprezzato la capacità di intendere il ruolo di Presidente nel senso di svolgere interventi sempre puntuali, competenti e pertinenti rispetto ai problemi e alle questioni di volta in volta evidenziati o da affrontare. L'efficacia della comunicazione aiuta l'interfaccia con le Istituzioni di cui le associazioni, che noi rappresentiamo, sono importanti interlocutori. È stato quindi per me un vero privilegio poter annoverare la biografia di Corrado Sforza Fogliani all'interno del mio libro dedicato ai Banchieri".
"Mi piace omaggiare la memoria di Sforza Fogliani, che a livello associativo è stato anche il mio presidente - ha concluso Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale di AssoPopolari - con la gioia di comunicare, proprio in questo evento plenario, che proprio nella giornata di giovedì è stato superato l'ultimo steccato fra casse di risparmio, banche popolari, banche estere e istituti privati, tramite il rafforzamento e la istituzionalizzazione di un comitato consultivo per il quale egli si era sempre impegnato con convinzione nella consapevolezza che vi dovesse essere unità d'intenti in una missione sociale come quella del credito e del risparmio".