Marianna Dotta, (Maria) 103 anni è stata la prima donna a votare a Savigliano e memoria storica della città.
Nata il 29 novembre 1921 nella cascina Ciocchetta a San Salvatore di Savigliano, Marianna Dotta, conosciuta da tutti come Maria, è la persona più anziana della città. Con i suoi 103 anni, è testimone vivente di un secolo di storia, una figura simbolica per l’intera comunità.
Madre di due figli, nonna di quattro nipoti e bisnonna di due pronipoti, Marianna gode ancora di buona salute ed è circondata dall’affetto della sua famiglia.
Durante gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, Marianna ha incontrato Pierino Viti, un giovane originario di Cremona, che sarebbe poi diventato suo marito. Dopo un breve periodo trascorso nella città lombarda, fu proprio Marianna a convincere Pierino a tornare in Piemonte.
Insieme, i due avviarono un salumificio a Racconigi, prima di stabilirsi definitivamente a Savigliano, dove hanno cresciuto la loro famiglia.
Marianna è stata protagonista di uno dei momenti più significativi della storia italiana: il primo suffragio universale femminile. Nel 1946, a 25 anni, partecipò alle elezioni amministrative del 10 marzo, quando le donne italiane poterono votare per la prima volta in assoluto. Questo evento precedette il famoso referendum del 2 giugno 1946, in cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica.
In occasione del suo 103° compleanno, Marianna è stata festeggiata dal sindaco di Savigliano, Antonello Portera, che le ha consegnato una targa ricordo.
Alla Domanda da parte di Marianna del motivo per cui le era stata donato il riconoscimento, il sindaco le ha risposto: “Lei è una memoria storica vivente per tutti noi”, sottolineando come la vita di Marianna, legata a eventi storici fondamentali, rappresenti un patrimonio di inestimabile valore per la comunità.
Circondata dall’affetto della famiglia e dell’intera comunità, Marianna Dotta continua a essere una fonte d’ispirazione per tutti. La sua storia, intrecciata con i grandi eventi del Novecento, è un ponte tra passato e presente, un racconto vivo che ci ricorda l’importanza della memoria e della partecipazione civile.
Marianna non è solo la donna più anziana di Savigliano, ma anche un simbolo di come la storia possa essere raccontata attraverso le vite di chi l’ha vissuta in prima persona.