“Nuove misure per semplificare i procedimenti relativi alle valutazioni ambientali, dare impulso alle bonifiche e al contrasto al dissesto idrogeologico, rafforzare la tutela delle acque e promuovere l’economia circolare”.
Così il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio commenta l'approvazione in Senato con il voto di fiducia del Decreto-legge 153 del 17 ottobre 2024, il “Decreto Ambiente”.
Il provvedimento interviene apportando varie modifiche al Testo Unico Ambientale (TUA), con l’obiettivo di razionalizzare i procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, promuovere l’economia circolare e attuare interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico.
“Le recenti, ennesime alluvioni che hanno colpito varie regioni, in particolare Emilia-Romagna, Sicilia e Calabria, provocando allagamenti e danni, rendono evidente l’urgenza di affrontare con decisione il problema della fragilità del nostro territorio - dice ancora il parlamentare della Lega, Vicepresidente Commissione Attività produttive del Senato -. Il provvedimento mira ad accelerare sulla tutela del suolo e sulla lotta al dissesto idrogeologico”.
Il Decreto Ambiente contiene novità in vari settori, volte a rendere più effettive la tutela del suolo e la lotta al dissesto idrogeologico, prevenire i fenomeni siccitosi rafforzando le buone pratiche del riuso, promuovere l’economia circolare anche attraverso la previsione di una maggiore cura del paesaggio e verde pubblico, consentire il raggiungimento, entro le scadenze previste, degli obiettivi PNRR di bonifica e riqualificazione dei siti orfani, assicurare il rispetto delle scadenze per la realizzazione degli obiettivi di decarbonizzazione, diffusione delle energie rinnovabili e sicurezza energetica previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal Piano energia e clima (PNIEC).
Il senatore Bergesio conclude: “Ringrazio il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava per il lavoro compiuto con attenzione ed impegno. Il nuovo Decreto ambiente fa chiarezza e contiene regole più semplici in settori fondamentali per la transizione. È un testo concreto e di buon senso che tiene insieme l’esigenza di tutela ambientale con il bisogno di liberare grandi energie e buone pratiche. Puntiamo sulle rinnovabili, ma via libera anche a tutte le fonti di energia pulita che possono contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica del Paese. Semplifichiamo le procedure autorizzative e rafforziamo gli approvvigionamenti nazionali, promuoviamo l’economia circolare facilitando il lavoro delle imprese e facciamo passi avanti per mettere in sicurezza il territorio da siccità e alluvioni”.