La Delegazione FAI di Cuneo organizza un incontro a più voci con Marco Piccat, autore del libro che illustra, per la prima volta, il contesto culturale e storico che rese effettiva un’intesa tra un duca e un bastardo, e la sua celebrazione allegorica attraverso la serie degli affreschi rimasti nel salone d’onore del Castello della Manta, oggi di proprietà del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano.
La sublime iconografia che si apre ai nostri occhi, con una lente di lettura inedita, rivela non solo la più straordinaria raccolta delle antiche e autentiche tradizioni nobiliari che hanno costruito l’Europa, ma anche la celebrazione di un sapiente atto di governo. Ad inizio Quattrocento, la guerra per la concessione dell’omaggio vassallatico che contrapponeva i marchesi di Saluzzo ai conti (poi duchi) di Savoia ebbe fine. Improvvisamente, grazie alla volontà di Amedeo VIII, da un lato, e di Valerano dei Saluzzo, dall’altro, la lunga storia di contese e guerra ebbe una svolta imprevista, e un nuovo governo di pace venne a ‘rinverdire’ tutto il territorio.
Modera l’incontro Roberto Audisio, Capo Delegazione FAI di Cuneo e Delegato Comunicazione FAI Piemonte e Valle d’Aosta in dialogo con Marco Piccat, professore eminente, ex Direttore del Dipartimento di Filologia, Lingue e Letterature Straniere della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste e Giampiero Casagrande, Direttore Biblioteca Civica di Pinerolo. Il volume “Il duca e il bastardo. L’invenzione di un’intesa e gli affreschi al Castello della Manta” edito dal Centro Studi Piemontesi di Torino col contributo della Fondazione Venesio Ente Filantropico, si apre con un invito alla lettura di Franco Cardini, ed è arricchito da una serie di riproduzioni di affreschi e manoscritti di varia provenienza. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.