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Economia | 05 dicembre 2024, 16:01

Diageo, martedì 10 dicembre il confronto tra la Regione e i vertici internazionali dell’azienda

L’assessore regionale Chiorino in "contatto diretto e costante" col ministro Urso. I sindacati coinvolti nella vertenza chiedono di prendere parte all’incontro

La consigliera regionale Marro, insieme al governatore Cirio e ai sindaci del territorio al presidio tenuto mercoledì scorso davanti all'azienda

La consigliera regionale Marro, insieme al governatore Cirio e ai sindaci del territorio al presidio tenuto mercoledì scorso davanti all'azienda

Martedì 10 dicembre. Questa la data nella quale, dopo il primo confronto tenuto lo scorso venerdì 29 novembre, la Regione Piemonte incontrerà i vertici internazionali di Diageo.

A darne notizia l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, che nella giornata di ieri, 4 dicembre, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliere regionale  cuneese Giulia Marro.

"La Regione ha immediatamente istituito un tavolo coordinato dal presidente di cui fanno parte la Provincia di Cuneo, i Comuni di Santa Vittoria d'Alba, Alba e Bra e i rappresentanti dell'azienda unitamente a Confindustria Cuneo – ha ricordato Chiorino –. Un primo incontro si è svolto alla presenza dei rappresentati dell'azienda lo scorso 29 novembre: la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 che ci è stata comunicata come irrevocabile: abbiamo risposto loro che per il Piemonte e per il territorio questa posizione è irricevibile. Durante l'incontro, infatti, non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d'Alba, né delle sue performance che anzi sono state riconosciute dall'azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità. Se, infatti, lo stabilimento è sostenibile, non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro. La decisione di chiudere risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale per entrare nel merito delle motivazioni".

"Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017 – ha proseguito l’esponente della Giunta Cirio –, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro".

Da qui la richiesta un nuovo incontro coi vertici internazionali della multinazionale britannica. "Fin dal giorno in cui l'azienda ha comunicato la sua decisione  – ha aggiunto Chiorino -, la Regione è in contatto diretto e costante con il ministro Urso, che segue con grande attenzione l'evolversi della vicenda. Il nostro obiettivo è preservare il livello occupazionale e garantire il massimo supporto alle persone coinvolte".

Convocati dalla Regione due giorni dopo, per giovedì 12 dicembre, i segretari provinciali di Flai-Cgil Loredana Sasia, Fai-Cisl Antonio Bastardi e Uila-Uil Alberto Battaglino, le sigle del comparto alimentare coinvolte nella vertenza, hanno intanto chiesto alla Regione di poter prendere parte direttamente all’incontro con l'Ad insieme alle Rsu aziendali. "Le segreterie – si legge in una nota – ritengono di fondamentale importanza la propria presenza a tale tavolo al fine di garantire il coinvolgimento di tutte le parti sociali".

E. M.

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