“La città esca dal torpore: gli orari di attivazione dell’ascensore inclinato devono essere adeguati alle esigenze di chi lo utilizza e non viceversa”. Così torna sull’argomento – lanciato dal nostro giornale e già discusso nel Consiglio comunale di novembre – il consigliere cuneese Franco Civallero (FI).
L’argomento è l’incongruenza esistente tra l’orario di attivazione dell’ascensore inclinato che collega largo Garibaldi alla sottostante via Porta Mondovì e quelli di servizio del vicino Stadio del Nuoto: in una lettera inviata alla nostra redazione, una mamma cuneese denunciava la chiusura dell’ascensore prima della fine dei corsi di nuoto, con conseguente disagio per il figlio nel dover tornare a casa in bicicletta al buio.
L’assessore Luca Pellegrino, in Consiglio, ha affrontato la questione rispondendo proprio a un’interpellanza di Civallero: “Incrementare anche solo di un’ora l’attività dell’ascensore inclinato è un costo ora come ora non affrontabile, specie a fronte dell’utilizzo plausibilmente prevedibile date le rilevazioni che abbiamo condotto negli anni” ha detto, aprendo però a un confronto con la dirigenza dello Stadio del Nuoto per addivenire a una soluzione congiunta sugli orari dei due servizi.
Civallero: "Assurdo non garantire servizi 'perché l'ora è tarda'"
“Assurdo sperticarsi in parole sulla mobilità sostenibile e le eventuali agevolazioni alla cittadinanza se poi i servizi non vengono sfruttati perché ‘l’ora è tarda’” ha aggiunto Civallero.
“Chiediamo all’amministrazione comunale se non sia possibile rispondere positivamente alle richieste motivate giunte da parte dell’utenza dello Stadio del Nuoto. Ci chiediamo se non vi sia la possibilità, grazie alla tecnologia, di aggiornare apertura e chiusura dell’ascensore inclinato tramite una gestione ‘a distanza’”.