Il Quartiere di Saluzzo (ex Caserma Musso) ospiterà domani, 3 dicembre, un importante convegno dedicato alla Gallina Bianca di Saluzzo, una razza avicola storica che è riuscita a sfuggire dall'estinzione grazie all'impegno di appassionati e professionisti del settore.
L'evento si terrà a partire dalle 10 e coinvolgerà esperti, allevatori, istituzioni, studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo per un approfondimento sulla salvaguardia e valorizzazione di questa razza, che rappresenta una delle eccellenze agricole del Piemonte.
Il convegno si aprirà con un filmato che racconta la storia della Gallina Bianca, una razza che rischiava di scomparire negli anni '90, ma che oggi è un presidio Slow Food.
Il progetto di recupero è nato da un’idea del vulcanico Paolo Viano, consulente zootecnico, e del professor Gianfranco Marengo, entrambi appassionati di avicoltura, con la collaborazione dell'Istituto Agrario di Verzuolo.
L'incontro vedrà la partecipazione di numerosi esperti.
Aprirà il convegno Paolo Viano, che da oltre 25 anni si occupa del recupero della Gallina Bianca nella suo allevamento nell’azienda agricola ‘Tre Pitture’ di Falicetto a Verzuolo, e che ha contribuito a diffonderne la riproduzione nel territorio. Viano sottolinea: “La razza, che era praticamente estinta alla fine degli anni '90, sia oggi una realtà consolidata grazie al lavoro svolto insieme all’Istituto Agrario di Verzuolo e ad altri partner locali”.
Parteciperanno inoltre il professor Achille Schiavone, esperto di avicoltura, che illustrerà le peculiarità della Gallina Bianca, descrivendo le sue caratteristiche zootecniche e l’importanza della razza per l'agricoltura piemontese.
Paolo Monge dell'azienda Monge di Torre San Giorgio, che ha contribuito alla diffusione della razza attraverso l'installazione di un incubatoio per la riproduzione e la vendita dei pulcini.
Ferdinando Della Peruta, presidente dell’Associazione Allevatori Razze Avicole Autoctone (A.RA.VI.), che spiegherà gli obiettivi dell’associazione nella promozione e tutela delle razze avicole autoctone, tra cui la Gallina Bianca.
“La Gallina Bianca di Saluzzo – spiega Viano - è una razza di media taglia con piumaggio bianco, che in passato ha rappresentato un pilastro dell'economia agricola locale. Le femmine possono raggiungere i 2,5 kg, mentre i maschi arrivano a 3 kg. Fino agli anni '90, la razza era praticamente estinta, ma grazie all'intervento di Viano e Marengo, è stato possibile avviare un progetto di recupero. Nel 2000 la Gallina Bianca è diventata presidio Slow Food, un importante riconoscimento che ne ha garantito la salvaguardia e la valorizzazione”.
Il progetto di recupero è stato avviato anche con l’aiuto della scuola agraria di Verzuolo e di un progetto sociale che ha coinvolto i ragazzi del Centro diurno ‘Le Nuvole’ di Saluzzo dove anni fa Viano ha tenuto dei corsi di pet therapy nei confronti dei ragazzi disabili ospiti, al fine di migliorarne il benessere fisico, cognitivo e sociale.
Nel 2002, la Gallina Bianca è stata presentata al Salone del Gusto di Torino, un evento che ha segnato un passo importante nella diffusione della razza.
IL PROGETTO "GERMONTE 6" E LA COLLABORAZIONE CON LE UNIVERSITÀ
Il convegno si inserisce anche nel progetto ‘Germonte 6’, che promuove la valorizzazione della biodiversità zootecnica del Piemonte.
Questo progetto vede la collaborazione tra l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l'Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Scienze Veterinarie e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari), e gli allevatori custodi delle razze avicole locali.
Durante l’evento, verranno presentati anche i risultati delle ricerche condotte dagli studenti e dai ricercatori, che hanno studiato le potenzialità gastronomiche e culturali della Gallina Bianca.
Nel pomeriggio, i partecipanti al convegno e gli studenti universitari avranno l'opportunità di visitare l’allevamento di Paolo Viano, a Verzuolo. Durante la visita, Ferdinando Della Peruta guiderà i partecipanti alla scoperta degli obiettivi dell'Associazione A.RA.VI. e delle tecniche di allevamento della Gallina Bianca.
Sarà anche l'occasione per conoscere il lavoro di ricerca e conservazione condotto dall'Università di Torino, che ha studiato la razza per oltre dieci anni.
La giornata si concluderà con un aperitivo a base di prodotti tipici locali, tra cui i piatti preparati con la Gallina Bianca, come il ragù di gallina, il paté e lo zabaglione, accompagnati dai vini del territorio.
L'iniziativa è anche sostenuta dall'amministrazione comunale di Saluzzo, che ha espresso il proprio appoggio al progetto di recupero e valorizzazione della Gallina Bianca. L’assessore alle attività produttive del Comune di Saluzzo, Gianpiero Bravo afferma: “Venticinque anni fa prendeva vita un progetto visionario e coraggioso: la salvaguardia della Gallina Bianca di Saluzzo, una razza avicola che rischiava l’estinzione, ma che nel passato aveva rappresentato un pilastro importante dell’economia locale. È emozionante sapere che una razza, le cui origini risalgono all’Ottocento, già nota allora per la bontà delle sue carni e la sua particolare taglia ridotta, oggi rappresenti un esempio concreto di come tradizione, innovazione e impegno possano convergere in un percorso virtuoso. Per tutti questi motivi l’amministrazione ha convintamente appoggiato la proposta dell’amico Paolo Viano di tornare a dare a questo prodotto la valorizzazione che merita. Questa iniziativa va ad aumentare il già consolidato impegno del Comune di Saluzzo atto a salvaguardare, sostenere e difendere il settore primario andandone ad implementare lo sviluppo, collaborando con le associazioni di categoria, i consorzi di valorizzazione e altri enti preposti”.
Il convegno, che si inserisce nel programma della Fiera di Sant’Andrea, segna un altro importante passo nel percorso di valorizzazione della Gallina Bianca di Saluzzo, una razza che, grazie all’impegno di tutti i partecipanti e al sostegno delle istituzioni, è destinata a un futuro prospero, continuando a essere un simbolo di biodiversità e sostenibilità nel Piemonte.