***Riceviamo e pubblichiamo***
All’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di Racconigi sono state discusse le nuove disposizioni programmatiche e regolamentari in materia di commercio su area pubblica, nell’ambito delle quali sono state apportate alcune modifiche all’attuale collocazione delle aree mercatali, principalmente con il ritorno del mercato nel centro storico in piazza Vittorio Emanuele II.
Dinnanzi a questa proposta, sicuramente migliorativa della situazione, come gruppo di opposizione abbiamo dato il nostro voto favorevole.
Siamo altresì sicuri che, per i mercati racconigesi, essa non sarà la panacea di tutti i mali ma, certamente, il parziale spostamento di alcuni banchi in piazza Vittorio Emanuele II potrebbe apportare una qualche forma di beneficio ad un contesto che, altrimenti, appare complicato, soprattutto in prospettiva futura.
Nei giorni immediatamente successivi al Consiglio, l’amministrazione guidata dal sindaco Oderda ne ha poi dato notizia a mezzo apposita informativa pubblicata sul sito istituzionale del Comune oltreché sui consueti organi di stampa.
Nel comunicato l’assessora al commercio e manifestazioni Annalisa Allasia ha rilasciato la seguente testuale dichiarazione: "È fondamentale individuare azioni che sostengano il commercio e i commercianti anziché pensare a criminalizzare le attività che chiudono o il fatto che non ci siano giovani a prendersene carico".
Orbene, mentre è ovviamente condivisibile la prima parte della sua dichiarazione, ci lascia perplessi la seconda, ove si fa riferimento ad una non meglio specificata “criminalizzazione” delle attività che chiudono o dei giovani che non se ne prendono carico.
Per questo ci domandiamo: chi sta criminalizzando il nostro commercio e perché?
Come consiglieri comunali, ci chiediamo di quali informazioni l’assessora sia in possesso per rendere una dichiarazione pubblica di tale gravità. Ci aspettiamo, quindi, che ci siano forniti “i nomi e i cognomi” degli attori di questa presunta forma di criminalizzazione del commercio racconigese e dei suoi attori più giovani, con richiesta di specifiche su fatti reali e circostanziati, ascrivibili all’azione di persone identificate o identificabili.
In mancanza di riscontri concreti, non vorremmo che, ancora una volta, si stia trattando dell’esercizio politico che l’amministrazione Oderda davanti alle difficoltà, sempre più spesso, mette in campo: alimentare suggestioni e creare un nemico immaginario, in questo caso i “criminalizzatori”!!!
Insomma, lo sviluppo di una narrativa con il solo intento di nascondere la gravità dei problemi, ovvero la crisi dei mercati a Racconigi e l’insuccesso, dopo oltre un settennato di governo ininterrotto, nel porvi un rimedio efficace.
Ma c’è di più, se l’assessora Annalisa Allasia non sarà in grado di fornirci una spiegazione esauriente sulle sue dichiarazioni pubbliche, le stesse non potranno che essere derubricate a mero atto di propaganda politica travestito da comunicato istituzionale dell’Ente.
L’assessora si è infatti servita dell’ausilio del sito internet istituzionale del Comune, un sito che dovrebbe illustrare l’attività delle istituzioni, promuovere conoscenze allargate, approfondire i temi, dare informazioni con i requisiti di forma e di sostanza propri della comunicazione istituzionale e non creare invece suggestioni su presunti “criminalizzatori”.
Ricordiamo all’assessora Annalisa Allasia e all’intera maggioranza di cui fa parte, che il sito internet del Comune, così come l’ufficio stampa, è pagato con il denaro di tutti i cittadini, non è quindi ammissibile né accettabile che se ne faccia un uso diverso dalla missione istituzionale dell’Ente.
Concludiamo rassicurando i racconigesi che resteremo sempre vigili sui contenuti e sulla veridicità delle informazioni che vengono rese pubbliche, sul controllo del corretto utilizzo dei sistemi di comunicazione in dotazione al Comune e su come viene speso il denaro dei cittadini.
Lista civica Patrizia Gorgo Sindaco per Racconigi