Un bilancio comunale, quello del capoluogo di Cuneo, che il gruppo consigliare degli Indipendenti non ha esitato a definire “sbilanciato” nell’incontro occorso nel tardo pomeriggio di oggi (lunedì 2 dicembre) nella sede di vi Meucci. Occasione buona per commentare il bilancio del triennio 2025-2027 dell’ente comunale, sottolineando una volta in più alcuni elementi di criticità senza perdere l’occasione di aggiungerne di nuovi.
Totale di bilancio a 126.460.000 euro
Nelle ultime discussioni istituzionali – affrontate in sede di commissione consiliare bilancio e di Consiglio comunale – la sindaca Patrizia Manassero e l’assessore Valter Fantino hanno presentato un bilancio valevole 126.460.000 euro ma vessato da una pesante spending review sui tre anni, precisa espressione del Governo centrale che ha spinto il Comune a operare una politica di aumento della pressione fiscale riguardante principalmente l’IMU, il numero delle aree di sosta a pagamento in città e le sanzioni a esse collegate.
Secondo quanto comunicato nei documenti pubblici di bilancio l’entità di questi tagli si aggira su un totale triennale di 678.954 euro. Valore di poco conto, secondo gli Indipendenti, se rapportato all’intero bilancio.
"Altro che tagli, troppi mancati incassi"
Giancarlo Boselli e Paolo Armellini – consiglieri comunali del gruppo – hanno deciso infatti di puntare l’attenzione su una serie di mancati incassi (se non proprio di perdite economiche vere e proprie) in qualche maniera riconducibili alla responsabilità dell’amministrazione comunale.
“Parliamo di oltre 400mila euro per la progettazione di piazza Europa, oltre un milione di euro di mancati proventi dagli alloggi sfitti e inutilizzati dell’eredità Ferrero, 400mila euro per il fondo a copertura delle perdite del Miac, 450mila euro per il fallimentare progetto La Boa, 900mila euro in tre anni per il nuovo Piano Neve – ha commentato Boselli -. Per non parlare poi il 1.250.000 euro di mancati pagamenti della tettoia Vinaj, i tre milioni del subaffitto della vicina caserma Cantore e i 5.500mila euro totali tra fondi ancora fermi per la ristrutturazione di piazza Europa e per la realizzazione del parcheggio del Campidoglio”.
“La questione non è difendere il governo, ma di puro buonsenso – hanno proseguito i due consiglieri -. Non si possono usare i tagli come giustificazione per scelte conseguenti a errori, disattenzioni e mala gestione”.
Il nodo della spesa corrente e della capacità d'investimento
Alla berlina da parte degli Indipendenti, anche, l’aumento eccessivo della spesa corrente che passerà entro il 2027 da 10.600.000 a 16 milioni di euro. Come il fatto che dal punto di vista degli investimenti il Comune avanzi unicamente progetti legati ai fondi PNRR: “La capacità di investire ‘moto proprio’ è ormai inesistente – hanno aggiunto Boselli e Armellini -. Non possiamo poi accettare la politica delle alienazioni di beni acquistati dal Comune e poi lasciati all’incuria e trascurati”.
Considerati poi troppo bassi i proventi da oneri di urbanizzazione, ovvero 100mila euro sulle tre annualità, così come il bilancio generale delle cinque farmacie comunali dislocate sul territorio: “Ammonta a 116mila euro totali – ha detto Boselli -. Una qualunque farmacia privata della città arriva a introitare cinque volte tanto; non sappiamo cosa sia, ma qualcosa sicuramente non funziona”.
L’argomento – già in parte trattato nell’assemblea cittadina del mese scorso – verrà indubbiamente ripreso nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno.