Stasera sabato 30 novembre, alle 18,30 si terrà in Duomo, celebrata dal vrescovo Cristiano Bodo, la messa in memoria delle donne vittime di violenza. Un appuntamento significativo che si ripete da alcuni anni organizzato da Zonta Saluzzo, nel mese di novembre tra le iniziative che ruotano intorno alla Giornata internazionale contro la violenza sulla donna.
Quest'anno oltre alla realizzazione di sacchetti di carta con frasi di contrasto alla sempre tragica attualità distribuiti nelle panetterie, farmacie e al mercato, il sodalizio ha organizzato in contemporanea, lunedì 25, due importanti incontri, presso la Caserma dei Carabinieri di via Torino e presso il Carcere Morandi.
L’incontro nella stazione dell’Arma saluzzese, nella stanza dedicata all’ascolto delle donne vittime di violenza, alla presenza del luogotenente Fabrizio Giordano e del maresciallo Michela Ricca, della co Presidente Zonta Tiziana Somà e della segretaria Emanuela Gallo, ha fatto emergere riflessioni sulla positività dell’allestimento dedicato a questa delicata operazione.
La stanza di ascolto che era nata nel 2019 da un progetto promosso dall’Arma dei Carabinieri e dallo Zonta Club di Saluzzo, è stata abbellita lo scorso anno da un affresco a parete, ispirato alla sala baronale dei Prodi e delle Eroine del Castello di Manta che ritrae Lampeto, regina delle Amazzoni, esempio di forza, coraggio e resilienza.
L’intento era appunto quello di creare un luogo, non solo di ascolto ma anche di accoglienza per le donne che arrivano in una situazione di fragilità e bisognose di essere capite. “Obbiettivo raggiunto, a detta delle Autorità, in quanto è aumentata la consapevolezza da parte delle vittime e la fiducia nell’essere ascoltate. Grazie ai risultati ottenuti è stata sottolineata l’importanza della prosecuzione della collaborazione volta a creare una rete sia di tutela sia di prevenzione a tutti i livelli, istituzionali, sociali e scolastici.
Profondo e significativo l’incontro nel carcere Moranti, dove il minuto di silenzio è stato accompagnato dalla lettura di pensieri e esperienze personali sul tema della violenza contro le donne, redatti da alcuni detenuti. Presenti i volontari dell’associazione Liberi dentro e Mieac con la co-presidente Zonta Alessandra Piano: "Un momento toccante. Ho condiviso, in particolare, il pensiero di alcuni detenuti che hanno deciso di invertire la tendenza sostenendo che anziché parlare di violenza, dovremmo iniziarne a parlare di gentilezza e di rispetto. La direttrice del carcere ha, inoltre, proposto a chi debba effettuare risarcimenti dei danni per reati per i quali non si possano risarcire le persone offese, di versare allo Zonta Club Saluzzo i relativi importi".