In attesa della convocazione dell’assemblea, non risultano essere ancora stati definiti i termini di un accordo per ricomporre il caso del Bim del Varaita, dopo le dimissioni dalla “deputazione” del sindaco di Frassino Roberto Ellena.
La designazione a vicepresidente di Elena Vincenti, sindaca di Isasca – vicenda che è stata la causa delle dimissioni - sarebbe stata decisa dal neo presidente del Bim, Giovanni Fina, sindaco di Melle, dopo l’elezione dell’esecutivo.
Ellena sostiene che erano stati assunti accordi politico-territoriali che, improvvisamente e senza preavviso, sono stati disattesi.
Sentendosi “tradito”, ha rassegnato le dimissioni ad appena due giorni dall’insediamento del nuovo esecutivo del Bacino imbrifero montano.
Ellena non vuole rilasciare dichiarazioni se non dopo aver esposto le sue ragioni all’assemblea degli amministratori del Bim.
“Per rispetto verso l’ente – si limita a dire - voglio prima farlo nella sede istituzionale propria”.
Poco probabile che il sindaco di Frassino torni sui suoi passi, per cui la pezza per il rattoppo andrà cercata in altre direzioni.
Potrebbe riaprirsi un’opportunità per Piasco?
I consiglieri di minoranza, Giancarlo Panero e Flavio Fraire, si dicono disposti a lavorare a fianco della sindaca Stefania Dalmasso, nell’interesse del paese.
“Abbiamo appreso – scrivono in un comunicato – che Piasco non è rappresentato né nella nuova giunta dell’Unione montana, importante per le scelte e la gestione dei fondi, né nella deputazione dei due Bim, Varaita e Po (Piasco fa parte di entrambi), enti cruciali per il riparto dei canoni elettrici ai Comuni valligiani. Deve esserci un preciso impegno da parte della sindaca e della giunta a recuperare il ruolo che spetta al Comune di Piasco. Da parte nostra – promettono i consiglieri di opposizione – c’è piena disponibilità a lavorare in questa direzione”.
Oltre all’ingresso di Piasco, resta aperta l’opzione di un possibile ritorno di Busca, magari nella figura del suo stesso sindaco, Ezio Donadio, considerato che Marco Gallo, suo predecessore e ora assessore regionale alla Montagna del Bim è stato presidente fino a giugno.
E proprio la figura di Gallo, presente una quindicina di giorni fa all’elezione del suo successore e all’insediamento della nuova deputazione, potrebbe risultare utile a comporre il contenzioso politico-amministrativo apertosi con il “caso Ellena” in valle Varaita.