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Attualità | 29 novembre 2024, 11:25

Bagarre in Consiglio comunale ad Alba. L'ex assessore Bolla denuncia: "Mi hanno insultato"

Un commento del consigliere Pd Luciano Giri scatena la protesta dell’opposizione e interrompe la seduta

La seduta del Consiglio comunale di Alba del 28 novembre, iniziata alle 17.30 è stata interrotta per oltre mezz’ora alle 22.10 a causa di un acceso scontro tra maggioranza e opposizione. Il motivo? Un commento ritenuto gravemente offensivo, pronunciato dal consigliere di maggioranza Luciano Giri (Partito Democratico), durante la discussione sulla sesta variazione al bilancio di previsione.

Il consigliere Emanuele Bolla (Fratelli d’Italia, foto sotto), ex assessore al turismo, aveva criticato la scarsità di risorse destinate alle politiche giovanili, sottolineando che il problema persiste da tempo. "È una segnalazione che ho fatto più volte – ha spiegato Bolla – senza mai mettere in discussione il rapporto con l’assessora Vignolo, con la quale ho sempre avuto ottimi rapporti".

Durante l’intervento, Elena Di Liddo, capogruppo del Partito Democratico, è intervenuta per difendere l’operato dell’assessora alle Politiche Giovanili ribattendo alle critiche di Bolla. Ma proprio mentre parlava, Giri avrebbe pronunciato il commento ironico che ha interrotto l’atmosfera del Consiglio.

"Mi ha apostrofato dandomi del 'pedofilo' in consiglio di fronte a tutta l'aula – ha dichiarato Bolla –. Un insulto gravissimo, gratuito e fuori luogo in un contesto che dovrebbe rimanere rispettoso anche nella critica politica. Ora la vicenda afferisce alle questioni del Consiglio, quindi per ora mi avvalgo degli strumenti del regolamento, ponendo la questione sul piano politico. Un consigliere di minoranza che critica e solleva incongruenze rispetto all’attività amministrativa viene insultato. Questo è inaccettabile".

Indignato, Bolla ha chiesto la sospensione dei lavori per confrontarsi con i colleghi di centrodestra e proporre la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo, esigendo chiarezza sull’accaduto. "Non posso accettare che simili episodi passino sotto silenzio. E il silenzio della maggioranza, e del sindaco in particolare, è altrettanto grave– ha aggiunto Bolla –. Valuterò poi se tutelarmi nelle sedi opportune", ha concluso.

Dal canto suo, Luciano Giri (foto sotto) ha cercato di placare gli animi e si è scusato per l’accaduto, definendo il suo commento una battuta infelice: "Il mio è stato un commento ironico rivolto alla collega di banco, fatto con leggerezza. Non intendevo assolutamente offendere o insultare nessuno. Chiedo scusa a chi si fosse risentito e anche all’assessora Vignolo, che non ha certo bisogno del mio aiuto per difendersi".

Una difesa che non ha soddisfatto Bolla, che ha rincarato la dose: "Sulla pedofilia non si fa ironia e viene da chiedersi se una persona che fa questo tipo di affermazioni sia adatto a fare il consigliere comunale".

Daniele Vaira

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