Questa scultura, realizzata all’interno del progetto “Presidio del Territorio” finanziato dalla Fondazione CRC e concepita dall’artista Christian Costa, è stata compiuta grazie alla collaborazione tra il mondo dell'arte e quello della formazione professionale. Gli studenti del corso di meccanica del Cfpcemon di Ceva, con il supporto dei loro docenti, hanno partecipato attivamente alla costruzione dell’opera, assemblando materiali di recupero trovati tra Priero e aree circostanti. La struttura, resa ancora più unica dall’uso di metallo riciclato, è un esempio tangibile di come anche piccoli frammenti abbandonati possano trovare nuova vita grazie alla creatività e alla manualità artigianale.
Un progetto che celebra la bellezza e l’impegno collettivo.
Per la comunità di Priero, questo albero rappresenta non solo un intervento artistico ma un vero e proprio atto di valorizzazione, realizzato con il contributo diretto dei giovani oltre che del prestigioso artista dei mondi ammaccati. "Quest’opera è frutto di una collaborazione che ci rende orgogliosi: vedere i ragazzi impegnati in un progetto di questa portata è stato davvero significativo," ha dichiarato Alessandro Ingaria, sindaco di Priero. "questo albero sarà un simbolo di radicamento, ma anche di apertura al futuro. È un messaggio visivo che parla a tutti noi e che arricchisce il nostro patrimonio culturale."
Simona Giacosa, direttrice del Cfpcemon di Ceva, ha sottolineato l’importanza educativa di questo tipo di progetto: "coinvolgere gli studenti in un’iniziativa come questa è un modo per educarli al bello, all’impegno e al senso civico. Saper apprezzare la bellezza di un’opera d’arte, di un paesaggio o di un oggetto creato con le proprie mani è una forma di educazione fondamentale che sviluppa sensibilità, creatività e rispetto per l’ambiente. Ringrazio di cuore gli insegnanti Annalisa Penone, Badino Stefano, Ferdinando Garabello e Valter Benzo che hanno coordinato le varie attività con professionalità e competenza; un ringraziamento particolare al Sindaco di Priero Ingaria per averci coinvolti in questa lunga esperienza, sapendo dare giusto valore e riconoscimento ad una scuola presente e radicata sul territorio, esprimo un grazie al curatore artistico Christian Costa che con la sua creatività ha saputo coordinare e stimolare le attività dando vita a materiali metallici di scarto”.
Un’opera di arte sostenibile, per una comunità che guarda al futuro.
Costruito interamente con materiali di recupero il salice è un esempio di arte sostenibile, che celebra l’idea del riuso in un’epoca in cui è sempre più essenziale preservare le risorse e ridurre gli sprechi. La sua collocazione accanto alla torre medievale di Priero è stata studiata in modo da integrarsi con il paesaggio, aggiungendo un tocco contemporaneo che esalta l’estetica del luogo senza intaccarne la storicità.
In un borgo piccolo e storico come Priero, questa scultura, che sarà ulteriormente arricchita con nuovi dettagli e collaborazioni, è destinata a diventare un simbolo di bellezza e speranza: un albero che affonda le radici nella terra e si protende verso il cielo, proprio come i sogni dei giovani che lo hanno costruito e che continueranno a lavorare per renderlo sempre più “vivo”.