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Attualità | 27 novembre 2024, 07:01

Alba, scontro sulla sicurezza: il vigile di quartiere alla stazione divide e approda in consiglio

La proposta del centrodestra non convince la maggioranza. L’assessore Davide Tibaldi: “Non è la soluzione ideale, ma stiamo lavorando per potenziare i presidi sul territorio”

La stazione di Alba (credito Barbara Guazzone)

La stazione di Alba (credito Barbara Guazzone)

L’istituzione di un vigile di quartiere presso la stazione ferroviaria di Alba accende il dibattito sulla sicurezza urbana. La proposta, supportata da oltre 500 firme, è stata presentata da Beatrice Sala, Paolo Cittadino e dal consigliere Riccardo Spolaore di Fratelli d’Italia, durante la Quarta Commissione Consiliare. L’obiettivo è quello di "migliorare il decoro e la sicurezza di un’area spesso percepita come problematica sia dai residenti che dai pendolari".

I promotori sottolineano come i giardini e gli spazi attigui alla stazione siano frequentemente utilizzati come bivacco, con episodi che aumentano il senso di insicurezza tra i cittadini. “Il vigile di quartiere è un ottimo deterrente contro il degrado sociale e urbano” aveva dichiarato il consigliere Riccardo Spolaore. L’ordine del giorno, che verrà discusso in Consiglio Comunale giovedì 28 novembre, mira a ottenere un presidio fisso in questa zona sensibile.

Dall’altro lato, l’assessore alla Sicurezza Davide Tibaldi ha espresso perplessità sulla fattibilità della proposta: “Non ci sembra lo strumento ideale. Il vigile di quartiere nasce con funzioni di raccordo tra l’amministrazione e i quartieri periferici, non per un presidio fisso. Inoltre, attualmente disponiamo di 22 agenti, a fronte dei 30-35 previsti per legge regionale. Dedicarne uno esclusivamente alla stazione significherebbe depotenziare un organico già ridotto da anni”.

Nonostante ciò, l’assessore ha sottolineato l’impegno della nuova amministrazione nel garantire maggiore sicurezza: “Abbiamo già allocato risorse in variazioni di bilancio e nel previsionale del 2025 per potenziare il presidio sul territorio. Inoltre, siamo favorevoli a richiedere un presidio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, qualora ne ricorrano i requisiti”.

Il dibattito riflette un’esigenza sentita da molti cittadini, che vedono nella stazione ferroviaria una delle principali porte di accesso alla città, ma anche un luogo dove si concentrano situazioni di degrado e insicurezza, soprattutto nelle ore serali. Tibaldi ha concluso: “Vogliamo presidiare maggiormente il territorio, non solo la stazione, ma tutta la città, garantendo attenzione alle situazioni più critiche”.

Il centrodestra ha rincarato la dose, sostenendo, che la situazione nella stazione e nelle aree limitrofe è peggiorata: "Il degrado è evidente, così come la carenza di sicurezza". Una tesi sostenuta con convinzione dal consigliere Lorenzo Barbero, capogruppo della Lega: "Grazie anche alle procedure di sgombero avviate alla fine del nostro mandato e concluse dal Comando dei Carabinieri, la situazione è leggermente migliorata, ma c’è ancora molto da fare. Un presidio del vigile di quartiere o della Polizia Municipale, soprattutto nelle ore più critiche, sarebbe un passo importante per aumentare la sicurezza.”

Barbero ha sottolineato l’importanza del tema per i cittadini: “Le quasi 600 firme raccolte dimostrano quanto la gente senta il problema. Mi aspettavo un’apertura maggiore da parte della maggioranza su un tema così centrale. La sicurezza deve essere una priorità per tutti”. Tibaldi ha risposto con fermezza, sostenendo che tali affermazioni non siano supportate dai fatti: “Se questa è la percezione, è una percezione sbagliata. I dati forniti dalla Caserma dei Carabinieri dimostrano che prima dello sgombero del residence vicino alla stazione, gli interventi durante i week end erano circa venti al giorno. Oggi, siamo scesi a tre o quattro interventi per tutto il fine settimana. Questo significa che la situazione è migliorata, anche se non ancora risolta del tutto".

Daniele Vaira

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