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Curiosità | 27 novembre 2024, 14:15

Lo spettacolo del Monviso, da Bergamo, al tramonto

Merito del fotografo Valerio Minato, autore di uno scatto semplicemente straordinario

In foto: il Monviso negli scatti di Valerio Minato

In foto: il Monviso negli scatti di Valerio Minato

Tutto vero. È il tramonto sul Monviso osservato da Bergamo, nonostante la notevole distanza (circa 240 km). Questo lo spettacolo che prepotente emerge dallo scatto di Valerio Minato già autore dell’Astronomy Picture of the Day della Nasa del Natale 2023, con il profilo di Superga, sovrapposto alla Luna e ancora al Monviso.

Sembra un dipinto per la sua bellezza senza tempo, ma il Re di pietra con i suoi 2.062 metri di altezza, è autentico. Persino le nuvole in base alla loro posizione assumono incantevoli tinte violacee. È la poesia del tramonto, quando il Sole incendia con il fuoco dei suoi intensi colori, arancio e rosso, la terra e il cielo. In questo sfondo ardente di porpora si intravede nitidamente anche la sagoma scura dei grattacieli di Milano. Un quadro magico di luce e ombra dove il giorno si trasforma in notte.

Il racconto del fotografo
Valerio Minato ha raccontato sui social la sequenza degli scatti eccezionali: «Dalle colline della bergamasca passando per i grattacieli di Milano fino al Monviso, incoronato dal Sole al tramonto, in una visione lunga 240 km. L’idea di questa fotografia nacque nel Dicembre 2017 quando, da Torre De Roveri fotografai il Re di pietra perfettamente in linea con i grattacieli di Piazza Gae Aulenti a Milano. Siccome amo complicarmi la vita iniziai le verifiche per valutare la possibilità di includere anche il Sole o la Luna nella stessa immagine. Tenete conto che più i km aumentano più ogni piccolissimo dettaglio (relativo alle condizioni meteo) può farti saltare la programmazione. Sono infatti almeno 10 i tentativi (con annessi viaggi a vuoto) effettuati in questi anni, tutti falliti. Fino a mercoledì 20 novembre 2024: dalla mattinata possenti raffiche di vento hanno sferzato tutto il Nord Italia, l’optimum per questo tipo di fotografia. E così mi sono messo in viaggio, sperando fosse la volta buona».

La stagione dei tramonti spettacolari

In autunno e inverno, l’atmosfera (in quota) è meno ricca di particelle di vapore acqueo. Inoltre, anche il particolato atmosferico tendenzialmente ha dimensioni minori. Grazie quindi a dei livelli di umidità minori e alla presenza di piccole particelle di aerosol, la luce solare riesce a passare maggiormente attraverso la nostra atmosfera, ovviamente anche quella rossa legata ai tramonti che in questo modo appaiono di un colore più vivido. Inoltre, man mano che ci si avvicina al solstizio d’inverno, il Sole impiega più tempo per tramontare, di conseguenza lo spettacolo dei cieli tinti di rosso dura più a lungo.

Non bisogna poi tralasciare l’ultimo dettaglio, nuovamente di natura meteorologica, ovvero la presenza soprattutto in autunno e inverno di nubi medie o alte (composte per lo più da ghiaccio) nei nostri cieli. Questa tipologia di nuvole lascia il cielo limpido nel punto in cui il Sole sta tramontando, ma rende più scenografico lo spettacolo, aggiungendo altri dettagli di colore, a causa dell’effetto rifrazione degli ultimi raggi rossi sui microscopici aghi di ghiaccio che caratterizzano i cirri, i cirrostrati o nubi alte come gli altocumuli.

Silvia Gullino

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