Attualità - 27 novembre 2024, 10:05

La “Tavola Rotonda” dell’Enoteca Regionale del Roero chiude un anno ricco di iniziative raccontando cibo e territorio

Gli ospiti Fulvio Marino e Davide Palluda: “È importante comunicare, creare connessioni, avere ambasciatori naturali di un territorio”

Si è svolta ieri sera, nell’ex chiesa di San Giovanni a Canale, una partecipatissima “Tavola Rotonda”, organizzata dall’Enoteca Regionale del Roero, in chiusura di un anno particolarmente ricco di eventi e iniziative.

A condurla, con la solita verve, il presidente Marco Perosino insieme al giornalista caporedattore TG5 Gioacchino Bonsignore, curatore di TG Gusto, che hanno “chiacchierato” di cibo, pane, vini e tartufi con lo chef del ristorante “All’Enoteca” Davide Palluda e con il panificatore, e noto divulgatore in TV, Fulvio Marino.

L’evento ha permesso di intravedere alcuni gossip nel futuro dell’Enoteca Regionale del Roero: un possibile allargamento del numero dei comuni aderenti e la data del 12 gennaio per la “Festa dei Tabui” nella Città del Pesco, con ospiti importanti del panorama televisivo nazionale.

Alcuni brani storico-letterari preparati da Alessandra Morra e Marialuisa Cocito hanno anticipato il dibattito, introdotto dal noto giornalista televisivo Gioacchino Bonsignore, che ha sottolineato: “L’agricoltura è fondamentale per un territorio come il Roero, perché ne preserva l’intero paesaggio, attraverso la cura dei campi e delle strade. Se andiamo a osservare bene la Storia, le radici dell’enogastronomia italiana sono proprio in Piemonte”.

Davide Palluda, molto schietto e spigliato, ha raccontato il suo Roero culinario: “Il Roero soffriva di identità, era il fratello minore sfortunato. Oggi vedo tanto fermento grazie a produttori giovani molto determinati e attivi. Pensare alla clientela estera va bene, ma ci sono persone che amano la buona cucina e il buon vino anche a Milano, Torino, Genova, Brescia … e non sono abituate alla qualità che possiamo offrire qui”.

Fulvio Marino è di certo abituato al contatto con il pubblico: “In TV sono capitato per caso e la TV per me, non è un fine, ma un mezzo, dove cerco di raccontare il pane, ma attraverso il pane i luoghi, i territori, le persone. Io sono la terza generazione di mugnai e provengo dalla Langa del Moscato, quella di Pavese, un po’ ai margini forse. Ma da mio nonno ho imparato che c’era il modo per descrivere al meglio un prodotto. Comunicare bene, creare connessioni, avere ambasciatori naturali di un territorio è fondamentale”.

Durante la discussione è emerso che il consumo di pane pro-capite in Italia è di “soli” 80 grammi al giorno, ma che dopo anni di discesa, dopo il lock down, si è stabilizzato. Fulvio Marino è convinto di una cosa: “Le persone devono fare il pane in casa, perché facendolo, impastando, imparando piano piano a creare un prodotto sempre più buono, si rendono conto che il pane di qualità ha determinate caratteristiche e di conseguenza un suo prezzo”.

Al termine del dibattito non potevano mancare il Tartufo Bianco d’Alba e i vini del Roero.

Ha confessato Davide Palluda: “A volte noi chef ci sentiamo un po’ costretti a utilizzare il tartufo nelle ricette classiche, con abbinamenti a volte discutibili. Ma accettiamo la sua “magia”, e anche il fatto che decide lui quando esserci e quando no. Nelle scelte dei vini devo dire che il 70% dei miei clienti opta per i vini del Roero, tra i quali l’Arneis è il mio preferito, soprattutto da quando si sono capite le sue qualità eccezionali dopo un riposo di 4-5 anni”.

La chiusura, in chiave ottimistica è stata del presidente Marco Perosino: “Vini e tartufo sono prodotti che portano alla convivialità, alla serenità, alla bellezza. In tempi come questi sono necessari e quasi terapeutici per tutti noi”.

Nel 2025 l’Enoteca Regionale del Roero festeggerà i 30 anni dalla fondazione e li celebrerà con una serie di eventi, a partire dalla primavera, con la collaborazione dell’associazione Go Wine, specializzata nella “Cultura del Vino e dell'Enoturismo”. 

Presente alla serata un folto pubblico, addetti ai lavori, molti sindaci e amministratori locali e il sindaco di Canale Enrico Faccenda, che ha portato i saluti della città.

Silvano Bertaina