Attualità - 27 novembre 2024, 12:15

Sul palazzo Andromeda di Cuneo l'allarme di Sturlese: "Potrebbe portare allo sconvolgimento di ogni regola urbanistica"

Il decano del Consiglio comunale del capoluogo sottolinea come la costruzione del palazzo "danneggi il Comune", non portando in dote alcun onere di urbanizzazione. Ma Centro per Cuneo affonda: "Basta ostruzionismo, sarà l'edificio più bello della città"

Il palazzo Andromeda

In Consiglio comunale il consigliere cuneese Ugo Sturlese (Beni Comuni) – commentando la prossima realizzazione del palazzo Andromeda, in piazza Europa – non le ha mandate a dire. Per lui l’intervento, che inevitabilmente si inserisce nel contesto della piazza più discussa della città, non solo non porta alcun utile al Comune (visto che non sono previsti oneri di urbanizzazione) ma anzi lo danneggia sensibilmente.

La questione ha trovato ampio dibattito nella serata di ieri (martedì 26 novembre), appunto in sede di Consiglio comunale. Sturlese ha espresso prima di tutto rammarico per il mancato passaggio in commissione del progetto – sul quale, ha ammesso, le informazioni sono state diramate prima ai giornali -, e poi sull’iniziativa in sé: “Che ci pare pregevole, di base, ma poco coerente con il contesto architettonico della città”.

Non si può affrontare il tema della riqualificazione dell’edificio senza considerare la definizione dell’intera piazza Europa – ha continuato -: cosa vogliamo fare con questa benedetta piazza, in fin dei conti? Si vuole cambiare completamente il disegno architettonico degli edifici che la circondano? Così non si tiene nemmeno conto del ‘Salvacasa’ salviniano, che prevede omogeneità dei contesti territoriali a seconda delle categorie funzionali che vengono considerate e realizzate”.

Poi, il riferimento ai mancati oneri di urbanizzazione: “Una pratica che, se venisse replicata in altre parti della città, comporterebbe lo sconvolgimento di ogni regola urbanistica presente nel Piano Regolatore”.

La risposta all’assessore Alessandro Spedale, che ha chiarito subito come il progetto sia stato proposto tramite la presentazione di una Scia alternativa al permesso di costruire incentrata sulla sola ristrutturazione dell’immobile: “Si tratta di una pratica edilizia, che in commissione non trova posto normalmente – ha spiegato -. Inoltre è stata appena assegnata e nemmeno istruita: state operando un processo alle intenzioni”.

"Andromeda sarà il palazzo più bello della città"
I risvolti del progetto rispetto alle discussioni sul futuro di piazza Europa hanno caratterizzato anche gli interventi di Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) e Beppe Lauria. Ma anche il riferimento al precedente progetto, poi saltato, di realizzare al posto dello stabile in disuso la “Silver House Europa”.

Non mi pare che quel che si va a costruire sia compatibile con l’idea originale – ha detto il primo -. Che fine farà quel finanziamento di quasi 264mila euro? Che cosa è stato già speso, e cosa se ne farà di ciò che rimane?

Si tratta di soldi pubblici, devono avere una rilevanza ed essere soprattutto gestiti in maniera trasparente – ha rincarato la dose Lauria -. A me il palazzo, come presentato, piace e sono contento sia un’operazione fatta da un cuneese, oltre tutto che il Comune non spende alcun denaro per costruirlo. Mi preoccupa però come dialogherà con l’idea di piazza che si porterà avanti”.

Osteggiante le critiche proposte dai banchi della minoranza, Centro per Cuneo: “Qui si parla di un futuro biglietto da visita per la nostra città, un chiaro esempio di riqualificazione urbanistica di un fabbricato vecchio, brutto e avulso dall’area in cui si trovava capace di dargli nuova vita e collocazione – ha detto Flavia Barbano -. Bisogna avere il coraggio di demolire e ricostruire: l’architettura degli anni ‘70 può anche piacere, ma in questo caso come in quello della vicina piazza Europa, non è per nulla di pregio. Al di là del vostro puro ostruzionismo sono certa Andromeda sarà un edificio complanare agli altri e rispettante il contesto: sarà il più bel palazzo di tutta la nostra città e mi auguro ne seguano altri di simili”.