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Attualità | 26 novembre 2024, 07:11

Cuneo, sulla Montezemolo a fine anno la firma del contratto di appalto. Ma l’acquisizione è ancora da completare

Se ne è parlato in Consiglio comunale, sotto spinta dell’interpellanza di Bongiovanni (Cuneo Mia). L’assessore Spedale: “Siamo in contatto costante con il Demanio militare per il passaggio”

Un sopralluogo del Comune nell'area della Montezemolo

Un sopralluogo del Comune nell'area della Montezemolo

Per la fine del 2024 arriverà a firma ufficiale il contratto di appalto. E all’inizio del 2025 verrà predisposta la consegna dei lavori. È questo, a grandi linee, il cronoprogramma aggiornato dell’iter collegato alla riqualificazione della caserma Montezemolo di Cuneo.

L’argomento è tornato in auge nell’ultima serata del Consiglio comunale di novembre, grazie all’interpellanza di Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia). Che ha sottolineato come il percorso dell’iter sino a questo momento sia stato dei più contorti e come il progetto sembra aver subito cambiamenti importanti rispetto alla sua versione originale.

Dall’assegnazione dei lavori al gruppo d’imprese capitanato da Massucco Costruzioni non abbiamo più saputo nulla – ha sottolineato il proponente -. Vogliamo indicazioni più precise riguardo alla destinazione dell’edificio verso corso Francia, il destino del bosco interno e la famosa verifica delle piante pericolanti, e dell’area identificata come marciapiede. Ma, anche, abbiamo bisogno di capire a che punto si sia rimasti con la prospettata acquisizione completa dell’area”.

Il consigliere si è poi lasciato andare a due sottolineature ‘di rammarico’: “Non ci pare la caserma Montezemolo diventerà la tanto decantata ‘cintura’ tra la città e il suo Parco Fluviale, com’era in origine – ha detto -. Ed è anche un peccato la mancata partecipazione delle scuole della città, promessa e mai concretizzata, nella definizione del progetto. Ci pare che le due direttrici siano il tempo perso e il finto coinvolgimento della cittadinanza”.

Spedale: “Acquisizione ancora da completare”
A rispondere alle domande del consigliere – dopo l’intervento a sostegno del collega di minoranza Beppe Lauria -, l’assessore Alessandro Spedale. Che ha sottolineato come, dopo l’assegnazione dell’appalto, si riesca ‘a vedere la luce’ del progetto in un certo senso.

Risulta in corso con i progettisti la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa del progetto da parte degli appaltanti – ha commentato -: questo potrebbe anche comportare l’eventuale predisposizione di una perizia di variante sul progetto in sé”.

Relativamente alla destinazione del fabbricato Spedale non ha dato indicazioni concrete, sostenendo come le lavorazioni previste consistano particolarmente in un consolidamento strutturale che vada nell’ottica della massima flessibilità di utilizzo possibile. Sulla verifica della stabilità delle alberature interne si assicura la realizzazione di un Visual Tree Assestment, un’analisi visuale realizzata sui 102 esemplari più significativi: “Una verifica necessaria per pensare poi di poterci fare dei lavori e per individuare soggetti la cui conservazione non fosse più possibile. Verrà poi ancora fatta un’ulteriore analisi, in vista dell’apertura al pubblico. Vogliamo conservare le alberature presenti, mantenendo la sicurezza di tutti”.

E rispetto all’acquisizione dell’area della caserma ancora non di proprietà del Comune? “Siamo, anche qui, in fase di work in progress – ha detto Spedale -. Siamo costantemente in contatto con il Demanio militare e prevediamo, nel 2025, di concludere il passaggio”.

Simone Giraudi

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