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Attualità | 26 novembre 2024, 12:47

Troppi ritardi sui treni che coinvolgono Cuneo: il Consiglio del capoluogo chiede un intervento deciso alla Regione

Tutti d'accordo, in municipio, sulla necessità di risolvere la situazione di crisi fatta di ritardi, cancellazioni e manutenzioni e servizi mancanti

Il Consiglio comunale di Cuneo

Il Consiglio comunale di Cuneo

Ha raccolto il consenso di tutti i consiglieri intervenuti l’ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni relativamente all’ormai insostenibile situazione quotidianamente vissuta dai pendolari della provincia di Cuneo (e, in particolare, delle tratte che coinvolgono la città capoluogo). Una realtà fatta di ritardi e cancellazioni che dalla scorsa estate – e dall’ultimo aumento delle tariffe – sembra essersi addirittura aggravata.

Claudio Bongiovanni, nella presentazione del documento, ha ricordato come sia di recente firma il protocollo d’intesa per il potenziamento dei collegamenti infrastrutturali tra Piemonte e Liguria, che si propone di affrontarne le criticità da tempo sussistenti: “Serve che il nostro Consiglio si metta dalla parte dei lavoratori pendolari e sostenga con forza la necessità di pretendere gli aggiornamenti, le migliorie e le modifiche necessarie ad attuare per davvero quanto scritto nel protocollo d’intesa”.

Il Consiglio fa quadrato su una situazione insostenibile
La tematica ha visto unirsi, come detto, gli intenti sia dei membri della maggioranza che della minoranza del Consiglio.

La situazione delle infrastrutture, specie ferroviarie, è andata a peggiorare di anno in anno ed è davvero ora che chi ha le competenze e le responsabilità in mano si metta in moto per risolverla – ha commentato Nello Fierro, tra i proponenti -. E definisca le risorse necessarie, prima di tutto”.

Dello stesso parere Centro per Cuneo: “Appare in atto una crisi sistematica, che penalizza chiunque venga coinvolto e che riguarda non solo i ritardi e le cancellazioni ma anche la concreta dotazione infrastrutturale – ha sostenuto Monica Pellegrino -. In questa maniera il servizio viene reso totalmente inefficiente. Serve un piano immediato per la gestione dell’emergenza, rafforzare la manutenzione delle linee e dei servizi accessori, realizzare un monitoraggio trasparente e continuo sui ritardi e le cancellazioni e i problemi tecnici, tutto nell’idea di realizzare rapporti mensili per poter programmare interventi precisi”.

Conosco bene la dura vita quotidiana dei pendolari ed è assurdo pensare che, come dice chi ne usufruiva all’ora, trent’anni fa il treno Cuneo-Torino impiegasse 50 minuti a percorrere lo stesso chilometraggio – ha rincarato la dose Claudia Carli (PD) -. Qualcosa è andato storto e la Regione ha delle responsabilità in merito, così come il Ministero dei Trasporti e delle ferrovie”.

Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica) ha poi sottolineato come l’inaffidabilità del trasporto mini i diritti allo studio e al lavoro di studenti e lavoratori pendolari. Ed Elio Beccaria (Cuneo Civica) come la scarsa attenzione ai collegamenti infrastrutturali faccia lo stesso con le tensioni volte alla promozione della mobilità alternativa e sostenibile.

Simone Giraudi

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