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Attualità | 26 novembre 2024, 08:34

A Racconigi un ponte tra Italia e Bulgaria per salvare le cicogne ferite [FOTO E VIDEO]

Al Centro recupero animali selvatici, vicino al parco del castello, sono state accolte 23 cicogne ferite dal centro bulgaro "Green Balkans". Un gemellaggio nel segno della biodiversità e della cooperazione internazionale

Dopo aver percorso quasi 2000 chilometri sono arrivate, 'sulle ali dell'accoglienza', nel tardo pomeriggio  di sabato scorso 23 novembre, nel Centro Centro di recupero animali selvatici (Cras) di Racconigi, i tanto attesi 23 esemplari di cicogne bianche, provenienti dal centro bulgaro 'Green Balkans'.

Una collaborazione internazionale unica nel suo genere tra Italia e Bulgaria che si è concretizzata al Cras di Racconigi, nato 39 anni fa dalla tenacia e passione di Bruno Vaschetti che lo gestisce con la moglie Francesca e le figlie GabriellaEnrica e Lorenza.

Questa iniziativa di cooperazione tra i due Cras, presentata nel pomeriggio di domenica 24 novembre, è un passo significativo nella tutela della biodiversità e nella salvaguardia di specie in difficoltà.

Durante l’evento, il fondatore del Cras, Bruno Vaschetti ha spiegato : “Questo progetto nasce dalla lunga tradizione che il nostro centro ha nella reintroduzione delle cicogne bianche in Italia, una specie che era scomparsa, come nidificante nel nostro paese, dal Settecento”.

A pochi passi dal Parco del Castello e vicino al fiume Maira, in una zona umida e piena di laghetti, il Cras di Racconigi ospita oggi cicogne, anatre, cigni e altre specie rare, grazie al lavoro instancabile della famiglia Vaschetti e della sua famiglia.

Gabriella Vaschetti, veterinaria a responsabili del centro, ha raccontato i dettagli del progetto: “Abbiamo avuto l’occasione di accogliere le cicogne ferite provenienti dalla Bulgaria, dove il centro ‘Green Balkans’ lavora per recuperare gli esemplari in difficoltà. Per loro, qui a Racconigi, offriamo una seconda possibilità, grazie anche alle strutture che abbiamo realizzato, come le nuove voliere tunnel per la quarantena, in cui si trovano adesso”.

I 23 esemplari di cicogne sono stati accompagnati in Italia dal veterinario Rusko Petrov assieme ai collaboratori Andreana Dicheva e Penyo Milev.

Rusko Petrov, veterinario del centro bulgaro, grazie all'ausilio dall’interprete Timoty Testa, ha presentato il Cras bulgaro attraverso delle immagini esprimendo la sua gratitudine: “La collaborazione del Cras di Racconigi con il nostro centro è fondamentale per garantire una vita dignitosa a questi animali. Siamo entusiasti di poter lavorare insieme e speriamo che questo sia solo l’inizio di un lungo cammino condiviso.

Siamo l’unico centro di recupero della Bulgaria  – afferma Petrov - Paese che ha una popolazione molto elevata di cicogne, con oltre 7mila coppie nidificanti. Come capita a Racconigi, ma chiaramente in proporzioni diverse, ogni anno succede di trovare dei piccoli caduti dai nidi e che vengono recuperati nel nostro centro dove alcuni subiscono degli interventi chirurgici.  La maggior parte di questi animali, circa il 70%, è in grado poi di ritornare in libertà, ma purtroppo ce n'è una piccola parte che non riesce a recuperare le forze per volare o affrontare la migrazione. Il nostro centro - conclude Petrov - è nato nel 1992 ed è collegato all’Università. Recuperiamo oltre 3mila animali all’anno e facciamo progetti per la reintroduzione di alcune specie molto rare di rapaci tra cui l’avvoltoio Monaco e il Gipeto”.

Gabriella Vaschetti fa eco al veterinario bulgaro spiegando: “Petrov era venuto a conoscenza, durante una visita al nostro centro, un paio di anni fa, che dal 1985 era stato realizzato un progetto specifico su una coppia di cicogne bianche che non riusciva più a volare, ma che nidificava a terra da molti anni, ha quindi pensato che questo fosse un posto idoneo per ospitare gli animali in difficoltà e quindi è nato una sorta di gemellaggio tra i due centri”.

Le cicogne sono partite lo scorso giovedì, 21 di novembre, su furgoni attrezzati con appositi trasportini.  Hanno viaggiato per oltre 1.800 chilometri da Stara Zagora, in Bulgaria, fino a Racconigi dove sono arrivate nel pomeriggio di sabato.

Una volta giunte nel centro – afferma Gabriella Vaschetti - sono state sottoposte a controlli sanitari, alla verifica del microchip che gli era stato applicato in Bulgaria, sono poi stati messi gli anelli, eseguiti i controlli sanitari e infine portate nella voliere allestite appositamente per accoglierle durante il periodo di quarantena. Verranno poi  rilasciate nel prato dell’oasi in modo che possano stare a contatto con gli altri esemplari”.

Tante persone e famiglie con bambini che hanno partecipato all’incontro con i veterinari del centro bulgaro e visitato il Cras sono rimaste entusiaste dell'iniziativa.

 

[Montaggio video Marco Di Molfetta]

Presenti tra le autorità l’assessore regionale alla Montagna Marco Gallo, il consigliere provinciale Pietro Danna, il sindaco di Racconigi Valerio Oderda e il presidente del Parco del Monviso Dario Miretti.

 “Questo progetto – ha dichiarato Oderda - rappresenta un motivo di grande orgoglio per Racconigi, conosciuta come la ‘città delle cicogne’. È un esempio perfetto di come la passione e l’impegno della famiglia Vaschetti possano trasformare un territorio come il nostro in un modello di tutela ambientale e biodiversità”.

L’assessore regionale  Marco Gallo, ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “Questo gemellaggio tra Racconigi e il centro ‘Green Balkans’ in Bulgaria è un segno tangibile di quanto si possa fare per la natura unendo le forze. Il Piemonte continuerà a sostenere il Cras di Racconigi e i suoi progetti, perché rappresentano un’eccellenza del nostro territorio”.

Oggi, grazie al prezioso lavoro in collaborazione con la Lipu, le cicogne che scelgono Racconigi per riprodursi sono almeno 140.

La collaborazione tra il Cras di Racconigi e il ‘Green Balkans’ bulgaro si inserisce in un progetto più ampio di tutela della biodiversità. Negli anni, il centro piemontese ha accolto centinaia di cicogne e altre specie, contribuendo a ripopolare il territorio grazie al sostegno della Regione Piemonte e del Parco del Monviso.

Questa partnership – conclude Gabriella Vaschettiè un segno di quanto sia importante lavorare insieme per proteggere la natura. Speriamo che sia solo l’inizio di nuove opportunità di collaborazione tra Italia e Bulgaria”.

L’incontro si è chiuso con la visita all’oasi, dove i partecipanti hanno potuto ammirare da vicino le cicogne e gli altri animali ospiti, tra cui le gru che atterrano per trascorrere la notte nel laghetto del centro, simbolo di un impegno condiviso per il futuro della biodiversità.

 

 

Anna Maria Parola

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