Curiosità - 26 novembre 2024, 16:27

Cuneo, al cinema Monviso il film del "dopo Oscar" di Cillian Murphy

Si tratta di "Piccole cose come queste", prodotto dal duo Matt Damon e Ben Affleck. Proiezione giovedì 28 novembre

Esce al cinema in Italia il 28 novembre “Piccole cose come queste” (Small things like these), il nuovo film interpretato da Cillian Murphy dopo l'Oscar per Oppenheimer. A Cuneo, la pellicola diretta da Tim Mielants (Peaky Blinders) sarà in prima visione al Cinema Monviso. Già titolo d'apertura della Berlinale, dove la coprotagonista Emily Watson è stata premiata con l'Orso d'Argento, il film è prodotto da Matt Damon e Ben Affleck.

Lungometraggio di straordinaria intensità e di grande valore civile, “Piccole cose come queste è basato sul libro della scrittrice irlandese Claire Keegan (“Piccole cose da nulla, pubblicato da Einaudi), già autrice del racconto The Quiet Girl, da cui è stato tratto il film omonimo candidato all'Oscar. La pellicola è ambientata in Irlanda nel 1985: Bill Furlong (Cillian Murphy) è un commerciante di carbone, un uomo taciturno che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. Quando per caso scopre un terribile segreto nascosto nel convento locale, diretto da Suor Mary (Emily Watson), i ricordi più dolorosi del suo passato tornano a galla. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall'altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di un'intera comunità.

“Piccole cose come queste” è in programmazione tutte le sere alle 21 da giovedì 28 novembre a lunedì 2 dicembre. Agli spettacoli serali si aggiungono quello delle 18.30 sabato 30 e quelli delle 16 e delle 18.30 domenica 1.

Martedì 3 dicembre (ore 21) toccherà alla proiezione-evento di “Onde di Terra”. Si tratta dell’esordio sul grande schermo del regista Andrea Icardi, che sarà presente per rispondere alle curiosità del pubblico al termine della proiezione. Con questo film il Cinema Monviso, dopo “Trifole – Le radici dimenticate”, torna a guardare verso le vicine Langhe, con una storia autentica e priva di retorica. La pellicola è ambientata negli anni ’70, ancora lontani dai tempi della gentrificazione degli ultimi anni. Nelle terre di Langa spopolate dall’industrializzazione, i “bacialé” (sensali di matrimoni, in dialetto piemontese n.d.r.) si prodigano per combinare matrimoni per corrispondenza tra i contadini del posto e le donne del sud. È così che con l’intermediazione di Remo, Fulvia si decide a lasciare Brancaleone per sposare Amedeo, salvo scoprire che l’uomo conosciuto per corrispondenza non è chi le era stato fatto credere. “Onde di terra” è una storia sociale e di territorio, in cui si intrecciano pagine di letteratura e solitudini, amori, illusioni e fatiche agricole, un’opera in cui si rincorrono disinganni e scelte coraggiose e le chimere umane paiono beffate dal tempo e dalla natura.

comunicato stampa