Il pronunciamento della Corte dei Conti dell’UE sulla necessità di colmare le lacune del quadro giuridico dell’Unione in materia di etichettatura degli alimenti segna un cambio di passo importante per garantire maggiore trasparenza ai consumatori. Ad affermarlo sono Coldiretti e Filiera Italia, in merito alla sentenza dei giudici europei, con particolare riferimento all’etichettatura d’origine.
Nella strategia ‘Dal produttore al consumatore’ del 2020, la Commissione aveva annunciato – ricorda la Corte dei Conti – che avrebbe valutato una possibile estensione dell’indicazione obbligatoria dell’origine o della provenienza a determinati prodotti; a settembre 2024, la Commissione non aveva ancora pubblicato una proposta al riguardo. Sette Stati membri dell’UE (Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Portogallo e Finlandia) hanno adottato sistemi nazionali obbligatori di etichettatura per determinati prodotti alimentari: ciò determina disparità nell’accesso dei consumatori ad alcune informazioni relative agli alimenti nei diversi Paesi dell’UE.
“Condividiamo il richiamo della Corte dei Conti per un’armonizzazione delle etichette ma è importante che, in tale ottica, non siano favoriti sistemi ingannevoli e fuorvianti come, ad esempio, il Nutriscore, l’etichettatura a semaforo che promuove prodotti ultra trasformati come le bevande gassate dietetiche, che non hanno nulla di naturale, e boccia alimenti da secoli presenti sulle tavole”, dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“Proprio per garantire trasparenza a tutti i cittadini dell’Unione europea, Coldiretti ha lanciato una legge di iniziativa popolare per introdurre l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta su tutti gli alimenti in commercio. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori”, aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.
È possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali di Coldiretti, ma anche sul web collegandosi a https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home.