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Attualità | 25 novembre 2024, 14:27

Borgo San Dalmazzo, intorno alle panchine rosse per dire no alla violenza sulle donne

Assessori e consiglieri, dipendenti comunali, rappresentanti delle associazioni e della società civile, Forze dell'Ordine e studenti dell’IC Grandis si sono raccolti in piazza Liberazione. La sindaca Robbione: "I codici rossi su Borgo stanno aumentando; cerchiamo di comprendere i segni di rapporti tossici e segnaliamo, segnaliamo, segnaliamo"

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Borgo San Dalmazzo

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Borgo San Dalmazzo

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite, si celebra il 25 novembre e ricorda il coraggio di tre sorelle dominicane che combatterono per la libertà: Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal, uccise proprio il 25 novembre 1960 dopo essere state torturate dagli uomini del dittatore Rafael Trujilo. Il Comune di Borgo San Dalmazzo, assessorato alle Pari Opportunità, ha patrocinato e sostenuto quest'anno tre iniziative sul tema. 

Lunedì 25 novembre, in piazza Liberazione, l’Amministrazione ha voluto promuovere un momento simbolico contro la violenza sulle donne: assessori e consiglieri, dipendenti comunali, rappresentanti delle associazioni e della società civile, Forze dell'Ordine e studenti dell’IC Grandis si sono raccolti presso le due “panchine rosse” di piazza Liberazione (una terza “panchina rossa” è presente al Parco del Tesoriere), realizzate dall’artista Chiara Oggero, prematuramente scomparsa, e dall’artista Monica Sepe, che nei giorni scorsi, insieme alla figlia Francesca Piccardoni, ne ha curato la manutenzione. A loro il plauso per aver attivamente collaborato con l'Amministrazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e per aver donato due emblematiche opere sul tema alla città, esposte ora in Palazzo Comunale nell’atrio degli ufficio del Servizio Assistenza.

Durante l’incontro è stato ascoltato l'audiomessaggio della borgarina Eva Garelli, operatrice antiviolenza della cooperativa sociale Fiordaliso che dal 3 ottobre scorso ha intrapreso un lungo cammino da Cuneo a Roma (oltre 900 km) per sostenere la realizzazione di una nuova casa protetta per donne e minori vittime di violenza in provincia di Cuneo. A seguire è stata letta Finding Freedom di Wadia Samadi, scrittrice ed economista afghana (vive negli Stati Uniti), membro delle Free Women Writers, blog dove ha raccontato le storie delle donne afghane. Per la locale Stazione dei Carabinieri è intervenuto il luogotenente Antonio Sollazzo, che ha sottolineato il valore della parola "rispetto" in ogni aspetto della vita.

«Secondo l'OMS, l'Organizzazione Sanitaria Mondiale, l'abuso fisico e sessuale colpisce un terzo delle donne nel mondo - commenta la sindaca di Borgo San Dalmazzo, Roberta Robbione -; nel 2024 in Italia sono stati compiuti 99 femminicidi e le richieste di aiuto al numero antiviolenza 1522 sono cresciute di oltre il 50%. La violenza sulle donne ha le sue radici nella disparità tra i sessi, mantenuta da una cultura che tollera e giustifica la violenza di genere e non la riconosce come un problema. I codici rossi su Borgo stanno aumentando; cerchiamo di comprendere i segni di rapporti tossici e segnaliamo, segnaliamo, segnaliamo. Mi rivolgo a tutte le donne: non siete sole, vi aiuteremo».

comunicato stampa

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