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Solidarietà | 25 novembre 2024, 12:52

Appalti Ferrero, il sindacato Usb contro il "lavoro sottopagato": la vertenza entra nel vivo

Dopo l’assemblea al cinema Moretta in programma una manifestazione ad Alba il 7 dicembre e la partecipazione allo sciopero del 13 dicembre a Milano

E' andata in scena sabato 23 novembre, presso il cinema Moretta di Alba, l'assemblea pubblica organizzata dall'Unione Sindacale di Base (USB) - Coordinamento Regionale Lavoro Privato del Piemonte sul tema “Appalti confezionamento Ferrero: uscire dalla giungla del lavoro sottopagato”.

La discussione si è concentrata sulle condizioni di lavoro dei dipendenti coinvolti nel confezionamento dei prodotti Ferrero, gestito dalla Proteco, azienda con sede a Castagnito. Questa società ha recentemente rilevato le attività della GPTM, ex cooperativa attiva nello stabilimento di via Neive a Baraccone. Da anni, Ferrero è il principale cliente della GPTM e oggi è al centro delle richieste dei lavoratori e dell’USB per ottenere contratti e condizioni lavorative che superino quelle attuali, da loro considerate inique.

L’assemblea ha rappresentato un momento cruciale nella vertenza delle lavoratrici del confezionamento Ferrero. Tra i temi emersi: lo sfruttamento sistematico del lavoro in appalto, la questione femminile, la critica all’economia di guerra e alla compressione salariale. La partecipazione è stata ampia e ha coinvolto lavoratrici, rappresentanti sindacali, esponenti politici e sociali, oltre a studenti.

L’incontro ha inoltre lanciato due appuntamenti importanti: una manifestazione in programma ad Alba per il prossimo sabato 7 dicembre e uno sciopero indetto dall’USB – Federazione Piemonte, in programma venerdì 13 dicembre, durante il quale la vertenza Ferrero sarà portata al corteo in programma a Milano.

Torneremo presto e con maggiore approfondimento sul percorso che intendiamo costruire – ha dichiarato Vincenzo Lauricella, rappresentante USB – sottolineando che questo può essere portato avanti solo da un’organizzazione sindacale autonoma e indipendente, fuori dalle connivenze e dalle complicità vergognose di CGIL, CISL e UIL, che per trent’anni hanno consentito sfruttamento e diritti negati. Noi vogliamo cambiare questa storia”.

Gabriella Fazio

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