Gli studenti della classe 3^M dell’Istituto "P. Cillario Ferrero" di Alba, indirizzo Gestione delle Acque e Risanamento Ambientale (G.A.R.A.), hanno segnalato una situazione che unisce interesse scientifico e senso civico.
In via Nino Bixio, nei pressi dell’Egea, è stato osservato un Olmo, identificato con il numero 367, affetto da Agrobacterium tumefaciens, un batterio noto per provocare il “tumore delle piante”. L’infezione è evidente dalle galle che si sono formate sul tronco dell’albero. Questo patogeno sfrutta un complesso meccanismo biologico, integrando parte del proprio DNA nel genoma della pianta ospite. L’alterazione genetica induce la produzione di sostanze che favoriscono la sopravvivenza del batterio ma, nel lungo periodo, possono compromettere la stabilità e la salute della pianta.
“La presenza di questa infezione non costituisce un pericolo immediato – spiegano gli studenti – ma rappresenta un fattore di rischio per l’ambiente urbano, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello ecologico”.
I ragazzi hanno espresso il desiderio di partecipare attivamente a eventuali interventi, mettendo a disposizione le proprie competenze. “Sarebbe per noi un’occasione preziosa per applicare in modo pratico le conoscenze acquisite durante il nostro percorso di studi, contribuendo con senso civico alla tutela del patrimonio arboreo della città”.
La segnalazione degli studenti si pone come un invito al dialogo tra scuola e istituzioni, proponendo un modello di collaborazione che rafforzi il legame tra giovani e territorio. “Viviamo in una città che promuove l’educazione e la partecipazione attiva – concludono – e crediamo che questa iniziativa possa essere un esempio concreto di come lavorare insieme per il bene comune”.