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Attualità | 25 novembre 2024, 15:24

A Mondovì studenti in marcia contro la violenza sulle donne

L’iniziativa è stata curata dalla sezione Rondine. Installati in Città cartelli con riportato il numero d'emergenza 1522 per poter chiedere aiuto.

La mobilitazione a Mondovì

La mobilitazione a Mondovì

“Donne al volante pericolo costante”, “le donne devono occuparsi dei bambini”. Sono queste alcune delle frasi che oggi, lunedì 25 novembre, hanno aperto la marcia contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, organizzata dalla Sezione Rondine dei Licei Monregalesi, aperta a tutta la cittadinanza, è partita da Parco Europa e ha attraversato il rione Altipiano e Breo per poi raggiungere la pizza di fronte al municipio.

La manifestazione è nata come parte del percorso didattico “Ulisse” - il fil rouge che lega la progettazione educativa delle classi Rondine - diviso in tre moduli: abitare se stessi, abitare il territorio e abitare il terzo millennio. A ognuno dei tre moduli corrispondono domande e obiettivi, legati a contenuti di educazione civica e anche alla progettazione sociale: abitare il terzo millennio significa infatti guardare alle problematiche della società contemporanea.

Il percorso è iniziato, dunque, un anno fa ed è stato seguito da Oxfam Italia (confederazione internazionale di organizzazioni no profit)  in tutte le sezioni Rondine presenti nelle varie scuole italiane, per lavorare sull’Agenda 2030: tra tutti gli obiettivi è stato scelto l’obiettivo cinque, quello relativo alla parità di genere, ed è stata lanciata la campagna nazionale “Fuori dal copione”, con la quale veniva chiesto ai ragazzi di scegliere un compito di realtà, un evento sul territorio, a conclusione dell’intero percorso.

Durante il percorso, in corso Europa, corso Italia, via Eula, via Quadrone, via Delvecchio (parco Villa Nasi), via Cornice (Parco della Cornice), via Einaudi, Ponte Cavalieri d’Italia, corso Statuto e Piazza Martiri della Libertà, sono stati svelati i cartelli contro la violenza installati lungo il tragitto, rafforzando il messaggio di sostegno e solidarietà della città.

Alla manifestazione hanno partecipato l’assessore alle pari opportunità Francesca Bertazzoli, la consigliera Laura Gasco, la Consulta Femminile con la presidente Marzia Arena, la Croce Rossa e lo sportello antiviolenza L’Orecchio di Venere.

La classe 5B curerà anche un momento di commemorazione delle vittime di femminicidio intitolato “Una mano, un’impronta” nel corso della serata organizzata dalla Consulta femminile e dal Comune di Mondovì, questa sera, presso il teatro “Baretti” a partire dalle ore 20,30, a cui hanno aderito anche altre associazioni e movimenti del territorio (leggi qui).

Nel foyer del Teatro Baretti e nei giorni successivi lungo la Viota sarà allestita una mostra di piatti in ceramica decorati dall’artista Marina Dardanello. La mostra, intitolata “1522” come il numero verde nazionale antiviolenza, rappresenta simbolicamente il supporto e la protezione offerti a chiunque ne abbia bisogno.


I cartelli antiviolenza
In diverse aree della città saranno installati 15 cartelli segnaletici a forma di cuore infranto con la scritta "Stop Violence" e i numeri di emergenza da chiamare in caso di necessità. Un'iniziativa già realizzata da altre amministrazioni italiane che trae ispirazione dalla campagna spagnola "No violencia machista" diffusasi in località come Malaga e Valencia, alla quale aderisce anche la Città di Mondovì per un'installazione simbolica che intende condannare ogni genere di violenza, invitare alla riflessione collettiva e accrescere il senso di solidarietà comunitaria.

Arianna Pronestì

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