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Copertina | 24 novembre 2024, 00:00

Denina Pellico Rivoira: giovani protagonisti del proprio futuro

A Saluzzo e Verzuolo, l’istruzione tecnica e professionale raccontata dal dirigente scolastico Flavio Girodengo: “Al centro, il successo formativo dei nostri allievi”. Un’ampia offerta nei tre plessi e 11 indirizzi nei settori economico, tecnologico e professionali: dai geometri, al made in Italy, alla sanità, alla chimica e biotecnologie, all’intelligenza artificiale

il dirigente Flavio Girodendo nel'aula di Chimica  al Denina di Saluzzo - foto Paola Ravazzi

il dirigente Flavio Girodendo nel'aula di Chimica al Denina di Saluzzo - foto Paola Ravazzi

Il trend di iscrizioni è in crescita e, anche quest’anno, il Denina-Pellico-Rivoira si è confermato l’Istituto scolastico di II grado più grande del Saluzzese, con 54 classi e quasi 1200 studenti. 

Un istituto con un’ampia offerta formativa, diviso in tre plessi, situati a Saluzzo (il Denina in via della Chiesa nel centro storico, il Pellico in via della Croce) e sulla collina di Verzuolo (l’Itis Rivoira).

Sono  undici indirizzi articolati nei settori economico, tecnologico e professionale. Dai corsi storici per geometri e ragionieri con cui la scuola si è fatta conoscere per decenni da generazioni di saluzzesi, ai corsi di più recente concezione, che guardano al futuro.

Lo presenta nella sua complessità il dirigente Flavio Girodengo, dal 2019 alla guida dell’Istituto superiore.  

Quali sono gli indirizzi?

Sono presenti due aree tecniche, economica e tecnologica, più un’area professionale. Nel settore economico, troviamo l’AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing), con le sue opzioni specializzanti “E-commerce e Marketing Digitale”, orientata sulle ultime tendenze di mercato, SIA (Sistemi Informativi Aziendali) a stampo informatico e RIM (Relazioni Internazionali per il Marketing) a stampo linguistico. Il settore tecnologico presenta Chimica &Biotecnologie Ambientali, Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT), Elettrotecnica e Informatica. Al settore professionale troviamo Arredamento e Design del Legno, Servizi Commerciali e Sanità & Assistenza Sociale”. 

Siete molto inseriti nel tessuto socio-economico del territorio e, all’interno, è attivo un Comitato tecnico-scientifico che si riunisce con le aziende. Quali sono gli obiettivi? 

L’obiettivo primario è fornire agli studenti strumenti efficaci per orientarsi e fare le giuste scelte per il proprio futuro. La stretta collaborazione con le aziende favorisce un inserimento sempre più naturale e consapevole nel mondo del lavoro. Ad esempio, per il 4 dicembre prossimo, abbiamo organizzato, insieme al Centro per l’Impiego, un Salone del lavoro interno, aperto a studenti di quarta e quinta, durante il quale gli allievi potranno cercare stage estivi, portare i propri cv, svolgere un primo colloquio di lavoro conoscitivo e prendere contatti per il post-diploma”.

Il Denina Pellico Rivoira si è caratterizzato negli anni per innovazione didattica degli indirizzi, metodologie, laboratori e adattamenti alle esigenze del mondo del lavoro. Quali?

L’innovazione è trasversale a tutti gli indirizzi, secondo le specificità di ciascuno. Arredamento e Design del Legno segue lo sviluppo di un prodotto lungo tutta la filiera, dall’ideazione alla realizzazione, passando per la progettazione su pc. Elettrotecnica approfondisce l’efficientamento energetico e la domotica, Informatica l’open source e le app, Ragioneria l’e-commerce e l’impresa simulata, introducendo lo spagnolo come terza lingua, il corso Geometri la bioedilizia e la riqualificazione ecocompatibile, Servizi Commerciali la logistica e l’import/export, Sanità e Assistenza Sociale il benessere delle fasce deboli”.

Come mai avete attivato il corso di Chimica e Biotecnologie Ambientali?

Prima di attivare il nuovo indirizzo abbiamo valutato le richieste delle aziende del territorio ed è emersa la necessità di avere dei profili specializzati nel settore chimico e biotecnologico. 

 Chimica & Biotecnologie Ambientali si focalizza sui temi green, quali energie rinnovabili, microanalisi di qualità acqua/aria, riciclo, con la compresenza di docenti di laboratorio in media 9 ore a settimana nel triennio.

Gli studenti, alla fine del percorso saranno in grado di operare in laboratori di analisi e controlli qualità, in sistemi produttivi e avranno un’ottima preparazione per proseguire gli studi nel mondo universitario nei settori che richiedono una buona preparazione in chimica e biologia”.

Da quest’anno è ripartito il percorso “Made in Italy Arredamento e design Legno”: quanti gli iscritti e dove si svolge?

Questo indirizzo, presente in Piemonte solo a Saluzzo e nel Verbano, presenta a partire dal corrente anno scolastico, l’acquisizione, al termine della classe terza, della qualifica professionale IeFP in “Operatore del Legno”, accreditata dalla Regione Piemonte

Resta ferma la possibilità di completare il percorso quinquennale di diploma. Quest’anno abbiamo avuto una ventina di iscritti, i quali seguono le lezioni teoriche al plesso Pellico, mentre uno o due giorni a settimana si trasferiscono, con navetta fornita dalla scuola, al laboratorio del legno di Isasca. Lì, imparano ad utilizzare attrezzature evolute, tra cui CNC a 5 assi, macchina a taglio laser, stampante 3D esoftware quali Sketchup, Autocad, Fusion, Alphacam e Twinmotion.

Radici tradizionali e futuro nei percorsi dei tre plessi. C’è connessione tra i vari indirizzi? 

Assolutamente, non solo molti indirizzi condividono nel biennio libri di testo e docenti; la costruzione di sinergie tra i vari percorsi è costantemente incoraggiata. Quest’anno, ad esempio, i ragazzi delle terze E-commerce simulano, dal punto di vista amministrativo e commerciale, la gestione di due imprese che creano e vendono prodotti realizzati rispettivamente da una classe del corso Legno e da una di Informatica. Il tutto sotto la supervisione e l’esperienza di due aziende “madrine”. Oppure, gli allievi del Rivoira imparano ben presto che, nella domotica, le capacità di informatica e di elettrotecnica devono amalgamarsi per giungere ad una vera casa smart”.

Dal nuovo anno scolastico è previsto anche l’utilizzo dei droni per la formazione dei geometri del domani.

L’innovazione, oltre che sui contenuti e sulle metodologie, è anche tecnologica: grazie ai bandi PNRR, tramite i quali si sono resi disponibili finanziamenti significativi, abbiamo innanzitutto dotato quasi metà delle aule di 6 laptop e ipad utilizzabili sia per lavori di gruppo e approfondimento sia per sostenere bisogni educativi speciali. 

Inoltre, nell’arco di pochi anni abbiamo acquistato strumenti all’avanguardia come braccio robotico, drone, laser scanner, stampanti 3D, visori a realtà aumentata, calcolatrici grafiche. Alcuni di questi sono utilizzati regolarmente, altri richiedono la frequenza di corsi di formazione specifici”.

Tra mondo della scuola e quello della Sanità esiste un dialogo per promuovere salute, benessere psicofisico e prevenzione? C’è innovazione nel vostro indirizzo del Pellico: “Servizi per la Sanità e l’assistenza sociale” in funzione di competenze adeguate ai nuovi bisogni? 

Nel corso dei cinque anni di studio, gli allievi del nostro Istituto sviluppano e affinano competenze specifiche in campo sanitario, psicologico, sociologico e giuridico – economico, tali da formare professionisti capaci di programmare e realizzare interventi mirati alle esigenze delle utenze tradizionali, come famiglie, minori, anziani, disabili, ma anche delle nuove e più problematiche emergenze, come immigrati e altre categorie di disagio sociale.

Nel nostro istituto lo sviluppo di tali competenze si realizza grazie alla sinergia con il contesto lavorativo nel quale gli allievi sono inseriti, a partire dalla classe terza, con le attività di PCTO”. 

Queste attività si articolano in tre settimane di esperienza in contesto, presso strutture dei diversi settori socio educativi, scuole dell’ infanzia, rsa, centri diurni. Le attività didattiche inoltre sono spesso integrate con interventi di esperti esterni, professionisti del settore, infermieri, educatori, che con la loro testimonianza illustrano concretamente le azioni fondamentali della presa in carico socio-assistenziale di soggetti fragili. Grazie ai fondi PNRR l’ Istituto organizza corsi di potenziamento delle competenze di base nell’ambito dell’inclusione delle persone con disabilità in particolare la letto-scrittura braille, comunicazione aumentativa: l’utilizzo del software symwriter, tenuti da personale interno della scuola specializzato”. 

Inoltre, continua il dirigente, sempre con i fondi PNRR Next generation labs è stato allestito un Laboratorio dotato di moderni dispositivi e software che permetterà di sviluppare competenze specifiche nella rilevazione e gestione di dati sanitari, acquisiti tramite dispositivi elettronici indossabili e capaci di monitorare, anche a distanza, parametri importanti per la salute di una persona: come pressione e ossigenazione del sangue, battito cardiaco, elettrocardiogramma. 

Questi dati verranno inviati a personale medico per l’analisi e la costruzione di un percorso teso al miglioramento della forma fisica e dello stato di salute complessivo del paziente.

Gli spazi del laboratorio sono stati ripensati in modo da consentire il roleplay di alcuni scenari medico sanitari innovativi già in uso presso le ASL del territorio quali la teleassistenza dei soggetti fragili.

Lo scorso anno è stato inaugurato il nuovo plesso Itis Rivoira sulla collina di Verzuolo. Due anni di lavori e 8 milioni di euro per una scuola di nuova concezione che accoglie oltre 350 studenti, in 14 aule su tre piani, oltre a laboratori, aula magna,  servizi e spogliatoi e anche un giardino pensile. Lei l’ha definita un “campus all’avanguardia”. Che spazio ha qui l’intelligenza artificiale? 

La nuova sede porta a nuovi programmi, nuove applicazioni e nuovi futuri. L’intelligenza artificiale sarà la quotidianità per chi ci sostituirà nella prosecuzione della storia. Usare l’intelligenza artificiale per progettare il domani non significa lasciare ad una macchina la potenzialità di decidere, ma significa costruire chi ci aiuterà a svolgere, nei modi da noi scelti, le quotidiane procedure di crescita. L’ intelligenza artificiale fa parte dei programmi delle nostre specializzazioni perché i nostri allievi risultino pronti a sfruttarne i principi operativi senza essere sopraffatti da protocolli decisionali fissati da altri. 

Nella nostra storia siamo passati dallo spostarci a piedi a sistemi dotati di motori, molto veloci, molto resistenti, molto affidabili, ma, ancorché certamente più veloci di noi, non sono mai stati loro a decidere a quale velocità farci muovere. 

Così dovrà accadere per l’uso dell’ intelligenza artificiale: saranno macchine più veloci a seguire degli sviluppi concettuali, ma saremo sempre noi a stabilire quali questi possano e debbano essere. 

I nostri allievi questo dovranno saper fare, questo sapranno fare e questo, fin d’ora, fa parte dei nostri obiettivi prefissati”. 

Già quest’ anno, spiega il dirigente Flavio Girodengo sono stati attivati, all’interno della scuola, dei corsi di aggiornamento formativo nell’ ambito dell’IA volti a creare le basi per gli insegnanti. “Il nuovo modo, di vivere, il nuovo modo di ragionare, quale nostro impegno, è e sarà il presente per i nostri allievi” afferma.

Costruzioni, elettronica ed elettrotecnica, informatica, chimica. La popolazione scolastica è maggiormente maschile? In che percentuale sta aumentando il numero di ragazze iscritte agli indirizzi Stem? 

Gli indirizzi tecnologici hanno ancora, nel complesso, una prevalenza maschile, ma si notano trend di cambiamento. Chimica & Biotecnologie Ambientali vede, in realtà, un 60% di componente femminile: è un dato molto incoraggiante. Ai geometri siamo stabili intorno al 30%, mentre segnali di ripresa si registrano anche all’Itis, dove, dopo alcuni anni di assenza, la quota rosa è in ripresa.

In proposito è bene sottolineare che oggi le professioni tecniche prevedono profili da ufficio che non richiedono lavori pesanti. Ad esempio, in campo elettrotecnico vi sono la progettazione di reti al pc oppure la stesura di perizie per le certificazioni energetiche”.

Quale la percentuale di inserimento nel mondo del lavoro dei vostri allievi, dopo il diploma

Pur non disponendo ancora di un tracciamento puntuale dei nostri diplomati, la realtà che osserviamo è quella di aziende che a cadenza pressoché quotidiana chiedono nominativi e contatti di ragazzi e ragazze preparati e volenterosi; tipicamente il numero di diplomati non riesce a soddisfare la domanda delle imprese. Ciò a rappresentare che, per tutti i nostri indirizzi, vi è attualmente una forte vacanza di personale. Naturalmente, a volte sono i diplomati stessi a rifiutare determinate proposte per proseguire gli studi con corsi universitari o specializzazioni post-diploma, come peraltro riteniamo in genere raccomandabile.”.

Ci si forma solo in aula?  

La scuola, e questo vale per gli Istituti di tutto il Paese, realizza le proprie attività solo in parte al mattino e in aula. L’ ampliamento dell’ offerta formativa, soprattutto nel triennio, garantisce agli studenti ampie opportunità di approfondire i propri interessi o sviluppare competenze per il domani.

Ad esempio, consideriamo centrali i programmi di mobilità estera, come l’Erasmus e il Transalp, che consentono scambi di singoli o gruppi, selezionati anche in base al rendimento scolastico, all conoscenza della lingua e alla disponibilità ad ospitare i corrispondenti”.

Quale la mission del suo Istituto? 

La centralità dello studente e l’attenzione al benessere del singolo, nell’ottica di motivare tutti gli studenti, anche i più deboli, a raggiungere il successo formativo

Per raggiungere questi obiettivi, attiviamo sportelli di mentoring e d’ascolto, incontri sul metodo di studio per curare il passaggio da medie a superiori, attività sportive e di socializzazione. In sintesi, le parole chiave: protagonisti del proprio futuro. 

L’auspicio del nuovo campus scolastico Denina - Pellico, oggi due plessi in due aree diverse della città, domani uniti in un nuovo polo che sarà anche polo sportivo con due palestre, nella zona tra la chiesa della Consolata e via Barge Vecchia, grazie all’ accordo tra il Comune di Saluzzo e la Sedamyl della famiglia Frandino.

“Stiamo sperando, ma forse è più di una speranza, che sorga un nuovo plesso in Saluzzo che possa contenere non solo l’indirizzo professionale ma anche gli altri indirizzi (attualmente in via della Chiesa) in modo da poter offrire ai ragazzi alle famiglie al territorio un’offerta didattica sempre più di qualità”.

Vilma Brignone

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