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Attualità | 23 novembre 2024, 11:25

Mondovì, la Cittadella rivive: ospiterà l’Università di arti per formative e circensi [FOTO]

Presentato il progetto per il recupero funzionale del primo lotto dell’ex Caserma Galliano

La Cittadella torna ai monregalesi

La Cittadella torna ai monregalesi

Rivivrà uno dei maggiori “contenitori vuoti” della Città di Mondovì. 

È stato presentato ufficialmente questa mattina, sabato 23 novembre, presso la casa delle associazioni, il progetto per il recupero di uno dei grandi contenitori vuoti del rione Piazza: la Cittadella che diventerà sede del campus universitario delle arti per formative e circensi con Cirko Vertigo e, in futuro, anche l’Academia Montis Regalis. 

In apertura di giornata il Comune ha voluto ringraziare simbolicamente il signor Bruno Lombardi del Comitato per il recupero della Cittadella, che ha ospitato la Guardia di Finanza - che ha partecipato all’incontro - fino al 1999. 

LA STORIA 


La costruzione della Cittadella di Mondovì fu avviata nel 1572 da Emanuele Filiberto su progetto dell'ingegnere militare Ferrante Vitelli. Concepita non tanto per la difesa dalle incursioni francesi, bensì come prevenzione dalle potenziali rivolte della popolazione autoctona, venne innalzata nel punto più meridionale del quartiere di Piazza, dove erano situate abitazioni antiche e pregevoli. Una scelta fortemente discussa dall'allora comunità locale, che comportò la demolizione di numerosi edifici di valore come la cattedrale di San Donato e la chiesa di San Domenico, nota per i suoi magnifici marmi. Utilizzata più volte nel corso dei secoli per finalità militari, a partire dal Secondo dopoguerra divenne dapprima una caserma degli Alpini, quindi sede della Scuola Allievi Finanzieri dal 1972 al 1999. Da quel momento la Cittadella di Mondovì conobbe la completa dismissione, ad eccezione di un utilizzo saltuario nel corso di alcune manifestazioni.


 

IL RECUPERO 

Tante negli anni sono state le ipotesi per il recupero, ma forse il primo passo concreto è stato segnato con lo studio di fattibilità per trasformala in un luogo dedicato alle arti e alla musica, in collaborazione con la scuola di musica e fondazione Cirko Vertigo,  redatto durante l'amministrazione Adriano (leggi qui)

Un progetto che l'amministrazione Robaldo ha cercato fin da subito di portare avanti. 

Se prima era stata ventilata la strada del recupero - sebbene lungo - attraverso il Federalismo Culturale, ossia un procedimento attraverso cui i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni possono chiedere il trasferimento di beni culturali appartenenti al Demanio (leggi qui), un'apertura è arrivata grazie alla nuova legge pubblicata ad aprile 2023 in Gazzetta Ufficiale.

L’articolo 15 bis del D.L. n. 13/2023, convertito in Legge n. 41/2023, prevede infatti "la possibilità di trasferire in proprietà, a titolo gratuito, a Regioni, Comuni, Province e Città metropolitane, su richiesta dei medesimi enti, determinate categorie di immobili appartenenti al demanio storico-artistico ovvero al patrimonio disponibile dello Stato in gestione all'Agenzia del Demanio".

Si tratta di immobili interessati da progetti di riqualificazione per scopi istituzionali o sociali, che sono stati finanziati o candidati a ottenere un finanziamento, totale o parziale, con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC), nonché del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).

Un procedimento più snello che, tuttavia, non sarebbe stato possibile senza l’effettiva copertura finanziaria. 

Le risorse che verranno utilizzate sono quelle messe a disposizione all'interno della Strategia Urbana d'Area "Monregalese e basso Cuneese", avente Mondovì come capofila e altri otto Comuni aderenti (Beinette, Borgo San Dalmazzo, Boves, Cervasca, Margarita, Peveragno, Roccavione, Vignolo). Uno strumento, quest'ultimo, attivato dalla Regione Piemonte nell'ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027, Priorità V "Coesione e sviluppo territoriale, Azione V.5i.1" che dovrebbe garantire a Mondovì un contributo di 2.213.947,59 €, sufficiente a coprire i costi per la riqualificazione del primo lotto dell'intero compendio (l'apposita domanda di finanziamento è stata inoltrata nell'ottobre del 2024).
 

ECCO COME SARÀ IL PRIMO LOTTO

L’intervento riguarderà il primo lotto, l’edificio F (sulla mappa). La progettazione è stata curata dallo studio Lineadiciamnove di Villanova Mondovì e dall’architetto Mattia Galliano. 

Le aree accessibili agli studenti della scuola saranno posizionate nella porzione sud-ovest del fabbricato e comprenderanno due aule didattiche per le attività aeree, due spogliatoi con zona di transito per gli armadietti, e l'area verde antistante il prospetto sud-ovest del fabbricato, dotata di sedute.

Nella porzione nord-est si troveranno l'area break e gli spazi destinati alla parte amministrativa e al corpo docente.

Un progetto volto a realizzare un vero e proprio campus universitario con uffici, servizi, luoghi dedicati alla didattica, spazi attrezzati per l'allenamento, la pratica aerea e tutte le arti in movimento, ma anche semplici aree comuni di scambio e condivisione. Tra gli interventi strutturali, poi, particolare attenzione sarà rivolta all'analisi prestazionale dell'involucro edilizio con un efficientamento energetico dell'intero immobile in modo da garantire un comfort con ale durante tutti i mesi dell'anno e consumi al gestione contenuti, in linea con la normativa vigente. Il progetto, inoltre, consentira di mettere in sicurezza alcuni percorsi pedonali interni al complesso della Cittadella attraverso la realizzazione di camminamenti prestabiliti e distanziati dai fabbricati non oggetto di intervento al fine di garantire una fruizione in piena sicurezza dell'intera area. Il manto stradale, inoltre, sarà anch'esso oggetto di ripristino e riordino per consentire l'installazione di strutture temporanee con finalità ludico-ricreative, culturali e sociali accessibili dalla collettività. 

Un percorso di messa in sicurezza che permetterà, dunque, l'utilizzo del bene fin dall'immediato anche durante i lavori di ristrutturazione del primo edificio, assicurando così un accesso sicuro all'ampio piazzale interno alla cinta muraria presso il quale verrà installato lo Chapiteau NICE di Cirko Vertigo per l'organizzazione di spettacoli aperti al pubblico.

In apertura di giornata il presidente del consiglio comunale, Elio Tomatis, ha posto una riflessione sull’importanza di rinsaldare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. 

Il progetto e il percorso che ha portato a questo risultato è stato illustrato da Giulia Danna, capo di gabinetto del sindaco di Mondovì; cui sono seguiti gli interventi del Direttore Regionale Piemonte e Valle d'Aosta dell'Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, della direttrice Competitività del Sistema Regionale della Regione Piemonte, Giuliana Fenu e della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, Lisa Accurti. Nel corso della mattinata sono intervenuti anche Andrea Marino dello studio Tautemi per il progetto delle strategie urbane d’area, Francesco Mazza dirigente del dipartimento tecnico lavori pubblici di Mondovì e Mattia Galliano dello studio Lineadiciannove. Erano presenti anche una rappresentanza della Guardia di Finanza e l'onorevole Enrico Costa.

Al termine della mattinata il progetto ha ricevuto il plauso anche del presidente della regione Piemonte Alberto Cirio.

Arianna Pronestì

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