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Attualità | 22 novembre 2024, 19:30

A Cuneo da oggi c'è Ayla, la "casa delle donne", Ivana Lovera della Caritas: "Questo è un progetto d'amore" [FOTO]

In via Toselli, dove prima aveva sede il Centro ascolto della Caritas, ospita un dormitorio femminile da cinque posti letto e uno spazio al piano terra aperto a tutte le associazioni e a tutte le donne

Da sinistra Enrico Manassero, direttore Caritas, con Ivana Lovera, Isa Bergese e Cateriza Brizio

Da sinistra Enrico Manassero, direttore Caritas, con Ivana Lovera, Isa Bergese e Cateriza Brizio

Ayla, la Casa delle donne:  l'inaugurazione oggi, a pochi giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazine della violenza sulle donne. Si trova in in via Senator Toselli, a Cuneo, negli spazi dell'ex Centro di Ascolto della Caritas diocesana, di cui è responsabile Ivana Lovera. Cinque posti letto per le donne che vivono in una situazione di disagio, senza dimora, finite per strada per problemi di dipendenza da sostanze o con disagi psichici o che hanno perso tutto a causa della ludopatia. Potranno fermarsi per un mese, massimo due. E nel frattempo verranno aiutate a ricostruire la propria vita, attraverso il coinvolgimento della rete, fatta di tanti soggetti, a partire dai servizi sociali. Il termine Ayla, il nome di questa casa, racchiude tante culture e tante sfumature. In lingua turca significa "luce della luna"; in arabo simboleggia la famiglia, in ebraico significa quercia e, nella cultura cristiana, è il termine che indica lo sguardo dei Profeti dopo che hanno parlato con Dio.

L'accoglienza femminile è al primo piano, mentre al piano terra c'è un centro multigestito, un luogo dove le associazioni, i gruppi e gli enti trovino uno spazio e realizzino attività. Lo spazio di ascolto, che sarà aperto tutte le mattine dalle 9 alle 12 e gestito da Isa Bergese, sarà organizzato con un ufficio, dove chi si presenterà sarà ascoltato e indirizzato, una saletta/salotto dove le donne potranno prendere un caffè - i mobili sono stati regalati da Emmaus -, chiacchierare o fare qualche attività, tra cui lavorare a maglia o leggere. Una terza sala, più grande (da circa 25 posti) e attrezzata per organizzare corsi di formazione e ricreativi. In vista del Natale verrà avviato un corso per realizzare addobbi di Natale, con il quale verrà allestito il primo albero di Natale di Ayla.

Ma come è stato finanziato questo bellissimo progetto? In parte con i soldi raccolti con l'iniziativa Viva Vittoria del 2019, quando piazza Galimberti venne ricoperta di splendide piccole coperte colorate, a formare un enorme tappeto di solidarietà. Ma non solo: c'è anche il supporto di Legambiente, in memoria di Marilena Piacenza, donna di Legambiente che ha lasciato in eredità dei soldi da usare per le donne. Sono stati destinati a questo scopo e a lei è stato intitolato il dormitorio. Importante anche il supporto del Comune, presente con la sindaca Patrizia Manassero, con le assessore Cristina Clerico e Paola Olivero oltre che con l'assessore Andrea Girard. 

Molto partecipata ed emozionante la presentazione dello spazio, benedetto dal vescovo monsignor Piero Delbosco, che ha sottolineato come lo spazio inaugurato oggi a Cuneo "segno concreto di fraternità per donne sole e fragili, nello spirito della Caritas". 
Enrico Manassero, il direttore della Caritas, ha sottolineato come sia sempre più forte l'impegno dell'organizzazione sul tema femminile. "Da Viva Vittoria in avanti, abbiamo avviato un lungo percorso che ci ha portato a realizzare questo progetto e questo sogno". Motore di tutto Ivana Lovera, responsabile del Centro ascolto della Caritas, con Isa Bergese e Caterina Brizio. "Questo per me è un sogno che si realizza - ha detto la Lovera, ringraziando tutti quelli che, a vario titolo, "hanno collaborato per la creazione di questo spazio per tutte le donne, non solo quelle fragili ma qualunque donna abbia voglia di mettersi in gioco, insegnare o imparare". 

Un luogo pieno di anima, dove ogno oggetto e ogni cosa racconta un pezzo della donna che lo ha realizzato, dai quadro appesi alle pareti alle composizioni floreali. E le pareti attendono ancora altri quadri o parole. 

"Qui tutte le donne sono le benvenute. Invitiamo le associazioni e chiunque abbia proposte ad usare questi spazi, perché sono a disposizione", ha ancora sottolineato la Lovera. "Ayla è un progetto d’amore che nasce dalla voglia di aiutare. Abbiamo immaginato Ayla come un aliante che vola solo se c’è il vento e questo vento siamo tutti noi insieme. Aiutateci a volare". 

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