Hanno suscitato scalpore – pur, purtroppo, senza stupire quasi nessuno dei coinvolti – i ritardi fatti registrare dal collegamento ferroviario Cuneo-Nizza nella giornata dell’11 novembre scorso, come espressi dal Comitato dei Pendolari. Curiosa coincidenza, nello stesso giorno i Comuni di Cuneo, Savona e Torino hanno firmato il protocollo d’intesa per il potenziamento dei reciproci collegamenti: un patto di collaborazione finalizzato a sollecitare Regioni e Governo a intervenire per affrontare con urgenza gli annosi problemi infrastrutturali che ostacolano i collegamenti ferroviari, autostradali e stradali tra Piemonte e Liguria (proponendo anche lo sviluppo del trasporto ferroviario).
Il tema ha smosso anche i consiglieri comunali cuneesi di Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni, che hanno presentato uno specifico ordine del giorno in discussione la prossima settimana in Consiglio comunale.
Ritardi in oltre il 40% delle corse
Le segnalazioni di disservizi, mancanza di manutenzione e servizi consoni, settimanalmente, si sprecano. A fronte tra l’altro dell’aumento delle tariffe tra i mesi di giugno e luglio e dell’istituzione a febbraio 2024 del tavolo tecnico provinciale sul tema. Proprio in quella sede l’Agenzia della Mobilità Piemontese ha sostenuto che la puntualità dei treni sia compresa tra l’86 e il 92% dei casi, e comunque con tempistiche comprese tra i 5 e i 15 minuti. Ma i pendolari invece la collocano più verso il 60% delle casistiche.
Le altre segnalazioni riguardano la mancanza di corse e la sostanziale inesistenza di una cadenza oraria, con conseguente nulla garanzia di connessione per le corse con cambio a Fossano da e verso Cuneo, di prospettiva rispetto al raddoppio ferroviario sulla Cuneo-Fossano, o di sviluppo per riapertura e potenziamento della Cuneo-Mondovì.
Si chiede quindi al Consiglio comunale di Cuneo di schierarsi al fianco dei lavoratori e studenti pendolari che utilizzano le linee citate e spendersi per l’indispensabile necessità di migliorare il servizio, anche come mezzo di contrasto a inquinamento e cambiamento climatico. I due gruppi consigliari chiedono poi alla giunta di impegnarsi per mettere in atto con tutti i mezzi possibili e al più presto quanto riportato nel protocollo di intesa firmato con le città di Savona e Torino, e inviare quanto sostenuto nell'ordine del giorno a: Ministero dei Trasporti, Ministero degli Esteri, Regione Piemonte, Regione Liguria, Provincia di Cuneo, Provincia di Savona, Provincia di Imperia, Trenitalia, RFI, AMP (Agenzia della Mobilità Piemontese).