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Curiosità | 21 novembre 2024, 06:54

Pier Giorgio Frassati santo nel Giubileo dei Giovani. Lo ha annunciato papa Francesco

Il commento dell’Arcivescovo di Torino Roberto Repole e la storia di una vita “verso l’Alto”

Pier Giorgio Frassati

Pier Giorgio Frassati

Sarà il Giubileo dei giovani dell’anno prossimo a vedere la canonizzazione del Beato torinese, Pier Giorgio Frassati, il ragazzo che amava portare i suoi amici in montagna per spingere il loro sguardo “verso l’Alto”. Lo ha annunciato papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 20 novembre.

La data non è stata precisata, ma il Giubileo dei giovani si terrà dal 28 luglio al 3 agosto 2025 e quindi è immaginabile che Frassati salirà agli onori degli altari nella Messa conclusiva di domenica 3 agosto.

La canonizzazione di Pier Giorgio Frassati era già stata annunciata per l’anno Giubilare del 2025 dal prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, intervenuto durante la XVIII Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, associazione di cui era membro attivo il giovane torinese.

Nella stessa udienza il Pontefice ha annunciato anche la data della canonizzazione di Carlo Acutis, che sarà durante la giornate dei bambini e degli adolescenti previste dal 25 al 27 aprile 2025. Due figure simboliche e amate, dalla biografia incredibile.

Il commento dell’Arcivescovo di Torino

Una bella notizia per l’Arcidiocesi di Torino, accolta con gioia da monsignor Roberto Repole: «L’annuncio della canonizzazione del giovane Pier Giorgio Frassati è il più bel regalo che il Papa poteva fare a Torino in vista del Giubileo della Speranza, che si apre fra poche settimane. Frassati è stato un grande testimone della Speranza cristiana: aveva fiducia nella presenza viva e fedele di Cristo fra gli uomini. Era un giovane normale, studiava, amava lo sport, la montagna, ma aveva scoperto Dio e lo cercava nella preghiera quotidiana e in un esercizio instancabile della carità, soprattutto nei confronti dei poveri. Contagiò gli amici con il suo straordinario entusiasmo e lungo tutto il Novecento ha continuato a contagiare generazioni di giovani in tutto il mondo, fino ad oggi. Sarà proclamato Santo, questo è un giorno di grande festa per la Chiesa torinese e per tutta Torino».

Chi era Pier Giorgio Frassati

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901. È figlio della pittrice Adelaide Ametis e di Alfredo Frassati, fondatore e direttore del quotidiano La Stampa.

Il patrono della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia ha frequentato una scuola gestita dai gesuiti e ha sviluppato una profonda vita spirituale, essendo associato alla Congregazione Mariana e all’Apostolato della Preghiera.

All’età di 19 anni entrò a far parte della Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli, dedicando la maggior parte del suo tempo libero ai malati e ai bisognosi. Si occupò anche di orfani e soldati. Aveva come scopo il servizio ai più poveri e sofferenti, per i quali fu sempre un vero servitore, vivendo questa missione come un privilegio. Per lui la carità non era solo dare qualcosa ai bisognosi, ma anche dare tutto se stesso. La sua dedizione quotidiana a loro era sostenuta dalla devozione a Cristo nell’Eucaristia.

Il Beato, membro della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e di Azione Cattolica, era anche uno sportivo e l’alpinismo era il suo passatempo preferito, vivendo le sue escursioni con gli amici come «Un momento concreto di apostolato».

All’età di 24 anni Pier Giorgio fu colpito dalla poliomielite, una malattia infettiva che, secondo i medici, aveva contratto a causa della sua dedizione ai malati. Dopo sei giorni di terribili sofferenze, morì il 4 luglio 1925. I poveri furono la sua ultima preoccupazione.

Nel 1989, dopo aver visitato la tomba di Pier Giorgio a Pollone (Biella), papa San Giovanni Paolo II disse: «Desidero rendere omaggio a un giovane che ha saputo testimoniare Cristo con singolare efficacia nel nostro secolo. Anch’io nella mia giovinezza ho conosciuto il benefico influsso del suo esempio cristiano».

San Giovanni Paolo II ha beatificato Pier Giorgio Frassati il 20 maggio 1990 e lo ha nominato Patrono degli sportivi, considerandolo «L’uomo delle otto beatitudini, che porta con sé la grazia del Vangelo, la Buona Novella, la gioia della salvezza che Cristo ci offre».

Poco dopo, la salma del giovane Beato fu trasferita dalla tomba della famiglia Frassati a Pollone al Duomo di Torino. È considerato uno dei “Santi sociali” torinesi, come don Bosco e il Cottolengo.

Nell’esortazione apostolica Christus vivit, papa Francesco ha ricordato che «Il cuore della Chiesa è pieno anche di giovani santi, che hanno dato la vita per Cristo, molti fino al martirio», sottolineando che Pier Giorgio Frassati «Era un giovane dalla gioia comunicativa, una gioia che superava anche le tante difficoltà della sua vita, che diceva di voler ripagare l’amore di Gesù che riceveva nella Santa Comunione, visitando e aiutando i poveri».

La sua festa liturgica si celebra il 4 luglio.

Silvia Gullino

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