Se ne parla da tempo a Vinadio, nel cuore della Valle Stura. Serve un nuovo Municipio. Quello attuale non è a norma dal punto di vista dell'antisismica e, cosa non scontata, anche la Soprintendenza ha dato parere positivo all'ipotesi di abbattimento, essendo un edificio privo di valore storico e artistico. Ragionamenti se ne se sono fatti tanti, come spiega l'ex sindaco Angelo Giverso. Quel che è certo, è che a Vinadio, tra la prossima primavera o, al più tardi, il prossimo autunno, inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova Casa del Comune. A budget ci sono 600 mila euro, di cui 300 da finanziamento regionale proprio per la messa a norma del Comune dal punto di vista sismico.
Si stanno ancora definendo i dettagli, in particolare per la parte esterna. Ma l'intenzione è quella di lasciare la sede nella posizione attuale, di ampliare la superficie, creando nuovi spazi e uffici, e di eliminare le barriere architettoniche facendo l'ingresso al piano strada, senza gradini. Verrebbe dismesso lo scantinato, attualmente utilizzato come deposito e archivio. Il progetto, ha evidenziato Giverso, è stato affidato all'ingegner Guido Lerda per la parte strutturale e allo studio Kuadra di Cuneo per la parte architettonica. L'attuale sede sarà quindi abbattuta e, nei due anni circa necessari per la realizzazione del nuovo edificio, le attività amministrative saranno trasferite presso il Piccolo Hotel, acquisito dal Comune di Vinadio e interessato da lavori per una cifra prossima ai 500 mila euro. Denaro sprecato? "Assolutamente no - spiega ancora Giverso. In quella sede, una volta che avremo il Municipio nuovo, al piano terra verrà realizzata la biblioteca, oltre ad un centro di aggregazione per gli anziani e per i giovani. Tra l'altro, c'è un bel giardino già utilizzato dagli anziani della Casa di riposo. I due piani superiori saranno adibiti a foresteria, cosa di cui c'è molta richiesta. L'ascensore c'è già. I lavori che andremo a fare saranno quindi funzionali alla creazione di questi nuovi spazi e attività, rispondendo ad esigenze del territorio".
Tra le ipotesi prese in esame, anche quella di trasferire definitivamente il Comune nel Piccolo Hotel. Ipotesi scartata per varie ragioni. Il vecchio municipio resterebbe vuoto, nel centro del paese, in una zona dove purtroppo stanno chiudendo tante attività. Un edificio tra l'altro privo di qualunque pregio, non a norma, del quale non si saprebbe che fare. Il solo pregio è la posizione, nel cuore del paese, dove, secondo Giverso, deve rimanere, perché quella è un'area da rivitalizzare. E spostarlo al Forte di Vinadio? L'ipotesi è stata presa in considerazione, ma comporterebbe da un lato la delocalizzazione dei servizi amministrativi, con disagi per la popolazione, e dall'altro i costi di gestione sarebbero troppo alti, essendo il Forte una struttura con soffitti e volte molto alti e con spazi difficili da riscaldare.
La sede attuale resta quindi quella su cui si stanno concentrando gli sforzi e i confronti, anche perché la spesa, essendo finanziata per il 50%, risulta piuttosto contenuta per le casse comunali e restituirebbe pregio a quell'area del paese che si sta svuotando e in particolare a via Vittorio Emanuele III. Senza contare che lo spopolamento dei comuni montani potrebbe tradursi, nel giro di qualche anno, nella centralizzazione dei servizi. Un nuovo municipio a Vinadio, più grande, con più uffici e meglio organizzato, potrebbe diventare sede di attività e servizi anche per i piccoli e piccolissimi comuni dell'alta valle. La progettazione procede, quindi. Per avere un Comune nuovo, tra avvio dei lavori il prossimo anno e realizzazione, tra fine 2027 e inizio 2028.