Viabilità - 20 novembre 2024, 17:13

La riapertura del Tenda in modalità cantiere? Deciderà la conferenza Italia-Francia il prossimo 2 dicembre

E' quella la data a cui si guarda e a cui guarda anche il territorio, a partire dal Comitato di monitoraggio, che ha chiesto di poter presenziare all'incontro

Tunnel di Tenda: cresce l'attesa e, soprattutto, si avvicina la fantomatica scadenza di fine anno per quello che è stato annunciato come orizzonte per la riapertura, in modalità cantiere. Cosa questo significhi, ancora non lo sa nessuno. Semafori, velocità ridotta, fasce orarie? Di sicuro si procederà a senso unico alternato, ma la volontà è quella di salvare la stagione delle Festività e soprattutto quella sciistica che, tra tunnel e Covid, a Limone Piemonte da ormai quattro anni è difficilissima. 

Tutti guardano al prossimo 2 dicembre, quando si svolgerà la prossima Conferenza intergovernativa, la CIG, al cui tavolo siederanno Italia e Francia e soprattutto Anas, chiamata a dare risposte sulle modalità di passaggio previste e, soprattutto, a dare garanzie sulla sicurezza. Lo stato di avanzamento degli impianti, in galleria, non è dei più confortanti. Al colle si lavora con l'obiettivo di aprire. Il ponte è in fase di collaudo, avanzano tutti i lavori, si procederà presto anche con le bitumature e la pavimentazione all'interno della galleria. Il territorio chiede l'apertura. Si vedrà il 2 dicembre se la Francia si fiderà dell'Italia e darà l'ok, e quindi la responsabilità, per il passaggio delle vetture in un'area che è a tutti gli effetti ancora un cantiere. 

Su questo, l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi ha messo le mani avanti: "Non è scontato. Anas sta lavorando con la prospettiva di poter finalmente aprire, ma potrebbe non esserci l'ok dei francesi. E Senza quello non si apre", spiega. 

Nessun commento da parte di Luca Robaldo, presidente della provincia e referente del Comitato di monitoraggio che, da quando si è costituito, ha spesso alzato la voce, in particolare evidenziando il ruolo poco attivo del commissario ingegner Nicola Prisco e organizzando sopralluoghi al cantiere, a seguito dei quali è sempre stato rilevato un avanzamento dei lavori non compatibile con le date annunciate. Questa volta, appunto, nessuna presa di posizione ma la richiesta, già inoltrata agli organi competenti, di poter essere presenti, come uditori, alla conferenza. Non sarebbe la prima volta ma, in qualche modo, la sensazione è che questa Conferenza potrebbe davvero essere decisiva.