Sei vittima di violenza ma non hai indipenenza economica? Forse non tutte le donne sanno che, dal 2021, è stato istituito il reddito di libertà, una prestazione volta a favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizioni di povertà.
Ne dà informazione l'INPS di Cuneo attraverso lo sportello rosa, con un servizio di informazioni di primo livello rivolto alle donne che necessitano di informazioni su prestazioni e percorsi di protezione. L'iniziativa riguarda tutte le sedi Inps d'Italia, ma a Cuneo lo sportello sarà attivo per ben due settimane, dal 19 al 29 novembre. È stata inoltre esposta simbolicamente la locandina "Posto occupato", per riservare idealmente il posto che avrebbe potuto occupare una delle numerose vittime.
“L'INPS è al fianco delle donne vittime di violenza – commenta il direttore regionale Vincenzo Ciriaco -. Questa è un'iniziativa per far risaltare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In tutte le sedi INPS c'è un allestimento speciale con il rosso come colore dominante. Con lo sportello rosa,l'obiettivo è quello di dare supporto e strumenti utili per ottenere una forma di indipendenza, mettendo a conoscenza le vittime delle tutele e servizi che l'INPS è in grado di fornire”.
Il reddito di libertà
Il reddito di libertà è un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza in condizioni di povertà. L'obiettivo è favorire la loro indipendenza economica perché possano intraprendere percorsi di autonomia ed emancipazione. Può essere utilizzato per le spese che assicurano l'autonomia abitativa, l'autonomia personale e il percorso scolastico e formativo dei figli e delle figlie minori. Istituito dal 2020 e operativo da fine 2021, è compatibile con altre prestazioni, anche di altri enti. Inoltre esula ed è esente da imposte. La domanda può essere presentata direttamente dalla donna o attraverso un rappresentante legale, o un delegato presso il comune di residenza. Il contributo economico ammonta ad un massimo di 400 euro al mese per 12 mesi.
“Il reddito di libertà è destinato alle donne vittime di violenza seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione – spiega ancora il direttore regionale Ciriaco -. Nel 2024 le domande a livello regionale sono state 70, nel 2023 erano state 69. Oltre al reddito di libertà le donne possono anche essere assunte beneficiando di agevolazioni per il reinserimento lavorativo”.
“Le donne vittime di violenza sono sole contro tutte. Noi diamo tutti gli strumenti per informarle”, spiega la direttice dell'Inps provinciale di Cuneo Maura Bertone.
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