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Saluzzese | 19 novembre 2024, 09:47

Saluzzo, domani l'addio a Matteo Cadorin

Il funerale nella chiesa di San Bernardino alle 10. Il giovane, molto amato da amici e saluzzesi è deceduto domenica alle Molinette di Torino. Aveva 48 anni. Era figlio del noto mobiliere Giovanni Cadorin ed era conosciuto come scrittore. "Esempio di resilienza" ha scritto la Croce Verde di Saluzzo

Matteo Cadorin

Matteo Cadorin

Si svolgerà  domani mercoledì  20 novembre alle 10 nella chiesa di San Bernardino a Saluzzo il  funerale di Matteo Cadorin, 48 anni, molto conosciuto in città,  la cui  morte, alle Molinette di Torino, domenica 17 novembre, ha suscitato grande commozione. Il rosario sarà recitato questa sera, martedì 19 novembre alle 18.  Si potrà dare l'ultimo saluto presso la casa del commiato Calosso - Demaria in via San Nicola 23.  

"Un  esempio di resilienza e una presenza amata e stimata da tanti volontari" ha commentato su un post la Croce Verde. I volontari dell'associazione sanitaria lo hanno accompagnato per anni al servizio dilaisi. 

Era  figlio di Giovanni Cadorin, noto mobiliere, deceduto nel 2021 ed era socio Onorario del Rotary Saluzzo,  presenza fissa alle conviviali del sodalizio saluzzese e agli eventi. Amava stare in compagnia, la vita sociale, la risata.

Sensibile nei confronti degli animali, era curioso di arte e cultura. Si è cimentato negli anni passati nello scrivere ed era conosciuto come autore di libri per bambini. Aveva iniziato dopo il grave incidente di 22 anni fa (il 17 febbraio 2002) a Torino quando lavorava come tecnico teatrale presso la "Torino Spettacoli". Incidente che lo aveva paralizzato e costretto alla sedia a rotelle.

I suoi erano testi scritti da chi ha l’esperienza quoditiana di vivere una vita da pensatore e la capacità di elaborarli con la fantasia.

Racconti fantastici che prendono origine dalla meraviglia del guardarsi intorno, anche su una sedia a rotelle, raccolti per anni in libricini di Favole per la catena Idexé o elaborati con creatività nel libro illustrato “Perché le nuvole” ( Fusta editore) a cui è seguito  “Pensieri in quattro tempi” sottotitolo “Anche gli angeli hanno un’ombra”. 

"PERCHÉ LE NUVOLE "  viene ripreso nel necrologio: “Perché … Le nuvole sono belle. Sono belle in qualsiasi circostanza, in qualsiasi ottica noi le guardiamo. Ma non siamo noi che le guardiamo, sono loro che guardano noi”.

Nell’elenco anche l’audiolibro “Nel tempo  di un caffè” confezionato a due mani con l’attore saluzzese Mario Bois, in un' operazione di  beneficenza, dedicata in modo particolare ai non vedenti, e orientata alla raccolta di fondi per Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e per l'associazione onlus “I Sogni dei Bambini”.

Diplomato all’Istituto d’Arte Bertoni di Saluzzo, oltre a scrivere, si dilettava nel dipingere, incidere a punta secca e fotografare. Al suo attivo ha mostre a Saluzzo, Pinerolo, Cuneo e Torino, ma anche in paesini di montagna. Non vedeva l'ora di continuare a dipingere le "sue nuvole" e mostrarle. 

Lascia la mamma Alda Uberti che lo ha seguito e motivato per tanti anni, la sorella Anna,  il nipote Nicolò e un numero grandissimo di amici. 

vilma brignone

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