Scuole e corsi - 19 novembre 2024, 07:56

Saluzzo, 400 studenti del Denina Pellico incontrano l'atleta paralimpico Daniele Cassioli

Vincitore di 28 titoli mondiali e 27 europei della categoria non vedenti ha anche scritto due libri

Un momento dell'incontro con l'atleta Daniele Cassioli

Venerdì 15 novembre nel palazzetto di via della Croce 400 studenti (le quarte e le quinte e i rappresentanti delle altre classi) dell'Istituto Denina Pellico Rivoira hanno incontrato l'atleta paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli.

 Daniele Cassioli è, ad oggi, vincitore di 28 titoli mondiali e 27 europei della categoria non vedenti. È laureato in fisioterapia, ha scritto due libri: “Il vento contro” (Deagostini, 2018) e “Insegna al cuore a vedere” (con Salvatore Vitellino, sempre DeAgostini, 2022). Presiede Real Eyes Sport (associazione sportiva che avvicina i non vedenti allo sport) ed è membro di Giunta in quota atleti nel Comitato Italiano Paralimpico. 

Alla conferenza erano presenti anche Il dott. Paolo Girardo, suo commercialista, e alcuni imprenditori facenti parte di Private Community (organizzazione nazionale per lo sviluppo imprenditoriale in grado di rendere disponibili cultura e strumenti  per costruire progetti e relazioni forti) che seguono gli eventi delll'atleta e gli incontri che tiene, da diversi anni, anche con gli studenti. 

Cassioli ha proiettato un video di qualche minuto dopodiché l'incontro è stato guidato dai temi proposti dagli studenti che hanno formulato diverse domande. Il campione ha raccontato di quanto gli pesasse la sua cecità da piccolo, quando i vedenti gli “stavano antipatici” e viveva la discriminazione in anni in cui l'idea di inclusione era di ancor più difficile applicazione per mancanza di tecnologie adeguate.

 Neppure oggi le tecnologie sono sufficienti per un'integrazione efficace sotto tutti i punti di vista, come i POS touch screen o i fornelli a induzione touch o ancora alcune app non accessibili per i non vedenti. Quel senso di inadeguatezza che il banco in prima fila, più grande di quello dei suoi compagni per farci stare tutti i suoi libri in breille, gli causava da bambino è, però, stato sconfitto, negli anni, da un atteggiamento costruttivo di Cassioli nei confronti della sua condizione.  “L'atteggiamento verso le difficoltà è una scelta: non ci sono vestiti più belli o vestiti più brutti, ci sono vestiti diversi a seconda del contesto e, come possiamo scegliere di indossare un vestito piuttosto che un altro, possiamo scegliere di adottare un atteggiamento positivo piuttosto che un atteggiamento negativo”. 

Gli studenti hanno poi voluto approfondire le scelte sportive dell'atleta, che da piccolo sognava di diventare calciatore, ma ai tempi non era possibile praticare questo sport al di fuori del giardino di casa, a differenza di oggi in cui ci sono squadre di calcio per non vedenti dove i giocatori, cinque per squadra, con certi accorgimenti e regole particolari, utilizzando una palla sonora, possono praticare anche questo sport come molti altri. Cassioli ha scelto la disciplina in cui oggi eccelle dopo aver praticato lo sci su neve con la guida: lo sci nautico gli dava un maggiore senso di libertà e gli permetteva di assaporare la velocità in modo più autonomo. 

“Lo sport mi ha insegnato la disciplina, l'attenzione alla cura della mente e del corpo, a gestire la paura della sconfitta ma anche della vittoria e mi ha insegnato l'importanza delle parole: a volte instauro un dialogo interno fra me e me utilizzando solo parole positive, come grinta, evitandone altre negative, quali ansia”. 

In conclusione Cassioli ha raccontato agli studenti di essere diventato realmente forte nel momento in cui ha scelto di cominciare a divertirsi praticando questo sport senza la paura di deludere le aspettative. Un incontro molto interessante che ha offerto ai ragazzi una nuova prospettiva su un tema di attualità e di educazione civica. 


 

cs