Riceviamo e pubblichiamo.
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Sempre più frequentemente riceviamo accorate segnalazioni da parte degli utenti, dimoranti nei nostri Comuni, di disservizi e ritardi del servizio ferroviario che provocano conseguenze anche di rilievo nella vita quotidiana, sia di coloro i quali utilizzano il treno per raggiungere il posto di lavoro, sia degli studenti che già sostengono importanti sacrifici per recarsi in località molto distanti rispetto ai luoghi di residenza, soprattutto Mondovì, per proseguire i loro studi. e che a causa dei ritardi vedono diminuire il tempo da dedicare agli studi.
Le nostre comunità hanno già dovuto prendere atto della modifica degli orari dei treni, a regime, con diminuzione dell’offerta, ma vorrebbero, almeno, poter usufruire dei servizi prestabiliti nel rispetto dei tempi fissati dall’orario ufficiale o, comunque, con ritardi o disagi rientranti in un contesto fisiologico.
Si susseguono, invece, le soppressioni di treni senza preavviso e i ritardi, non di pochi minuti, che, peraltro, si uniscono agli altri disagi dovuti a continue interruzioni della linea ferroviaria per interventi sulla linea che, beninteso, si comprende che siano necessari, ma forse potrebbero essere organizzati in modo tale da comprimere al massimo i disagi all’utenza.
Esprimiamo la più totale solidarietà e il sostegno a quanti utilizzano il trasporto ferroviario per motivi di lavoro e di studio e comprendiamo l’amarezza e lo sconforto di coloro i quali di recente sono pubblicamente intervenuti sul tema, esprimendo il profondo disagio, ringraziando anche i mass media per l’attenzione mostrata al problema.
Tenuto anche conto del fatto che gli utenti di cui ci facciamo portavoce pagano regolarmente l’abbonamento al servizio, ci attenderemmo che, come in ogni rapporto contrattuale sinallagmatico (a prestazioni corrispettive, ndr), di contro al pagamento di tale corrispettivo ci sia una fornitura regolare del servizio.
Non ci aspettiamo che Trenitalia fornisca un servizio eccellente in termini di comfort come avviene per linee commercialmente, evidentemente, molto più appetibili, ma di ottenere un servizio quanto meno dignitoso e rispettoso degli utenti.
Chi arriva in ritardo sul posto di lavoro a causa dei disservizi del trasporto, non sempre riesce a essere giustificato e magari subisce anche conseguenze economiche negative e, allo stesso modo, lo studente che entra in ritardo a scuola non sempre viene giustificato.
Ci pare, comunque, che Trenitalia sia tenuta a rispettare, per effetto di contratti di servizio o di accordi simili con la Regione Piemonte, degli standard qualitativi minimi prestazionali.
Chiediamo con forza che gli organi preposti in Regione si adoperino per la verifica di tali parametri, facendoci conoscere gli esiti di tale attività e auspichiamo, in ogni caso, che, a prescindere da tale attività di controllo, Trenitalia si renda autonomamente conto come una tale situazione non può ulteriormente continuare senza una incisiva correzione di rotta.
Sarebbe, poi, auspicabile, oltre ad avere treni puntuali e regolari, che anche le infrastrutture nelle nostre piccole stazioni ferroviarie, possano essere messe in condizioni di migliore fruibilità. Pensiamo, ad esempio, alle sale d’attesa chiuse in piena stagione invernale con le temperature rigide che si registrano, in particolare nelle prime ore della mattina o della sera.
Insomma: il servizio ferroviario non è solo l’alta velocità, ma c’è anche e ha una importantissima funzione sociale economica quello dei pendolari che anch’essi pagano il biglietto e quindi pretendono il servizio.
Il commissario prefettizio di Saliceto, i sindaci di Camerana, Monesiglio, Sale delle Langhe